Nell’Aula consiliare del Palazzo Municipale è andata in scena la serata finale del Premio Letterario ‘Tzittàdi di Quartu Sant'Aleni’, proposto nell’ambito del progetto ‘Si ghètat custu bandu’. È stata l’occasione per celebrare i vincitori, riunendo in un’unica sede diverse personalità di livello del panorama isolano, attivi non solo nel promuovere ma anche nell’alimentare la cultura identitaria, soprattutto quella linguistica.
Il Premio nasce da un’idea dell’Accademia della lingua sarda campidanese ONLUS, con la collaborazione del Lions Club di Quartu Sant’Elena e dell’Associazione Rimas; usufruisce anche del patrocinio del Comune attraverso la rassegna che si tiene nella storica dimora campidanese Sa Dom’e Farra, già museo etnografico e da qualche anno diventata punto di riferimento delle tradizioni locali e del patrimonio identitario della città, oltre che isolano.
Il concorso letterario, articolato in tre sezioni - Su Mutetu (o Poesia Cantata), Prosa, Teatro - era stato istituito nel 2005, ma poi, dopo un quinquennio, si era fermato. Ora il suo rilancio, in parallelo con la presentazione all’Unesco da parte dei Lions Quartu della richiesta di riconoscimento del Mutettu e della cantata campidanese come patrimonio materiale dell'umanità.
Alla presenza della Presidente del Consiglio Rita Murgioni e del Presidente de s’Accademia Professor Giulio Solinas, sono stati resi noti, e conseguentemente premiati, i vincitori di ciascuna sezione, ognuna delle quali molto partecipata, con candidati di diverse zone della Sardegna.
Nella sezione A ‘Su Mutettu’ il primo premio è andato in ex-aequo a Gianluca Panna (Quartu S. E.) e Simone Monni (Burcei), mentre il terzo premio l’ha conquistato Paolo Mereu (Selargius).
La sezione B ‘Poesia’ e ‘Prosa’ ha visto andare a podio, dal gradino più alto in giù: Gino Calvisi (Bitti) con l’opera ‘Non flectar’; Giancarlo Secci (Quartu S.E.) con l’opera ‘Unu pratu pintàu a manu’; Giuseppina Fanti (Quartu S.E.) con l’opera ‘Sardigna, terra mia istimàda’.
Infine la sezione C ‘Teatru’, ha visto conferire il primo premio (postumo) al quartese Pierluigi Ibba, autore dell’opera ‘Séus tottus fillus de Déus’; il secondo premio è andato a Gigi Tatti (Arbus) per l’opera ‘Lìberu de nudda’, e il terzo a Ignazio Salvatore Basile (Assemini) con l’opera ‘Sa coja proibida’.
La qualità delle opere in lingua sarda presentate ha reso la selezione dei vincitori una vera sfida per la giuria e un’ulteriore stimolo a far crescere il concorso nei prossimi anni, tenendo conto anche della funzione di stimolo esercitata verso l’intera popolazione, con un ampliamento delle opportunità di conoscenza della materia letteraria e lo sviluppa le competenze specifiche.
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Aggiornamento:
17/03/2025, 13:05