Una marea di maschere allegre e colorate ha invaso il centro città, da piazza Matteotti a piazza XXVIII aprile e ritorno, per celebrare degnamente il Carnevale e regalarsi una giornata insolita. La scuola di Quartu si è fermata per un giorno, ha lasciato le rispettive aule per un abbraccio collettivo che valorizza l’importanza della socializzazione.

Promosso dalla Pro Loco, con la collaborazione degli Assessorati alla Pubblica Istruzione e alle Attività Produttive, il Giovedì Grasso quartese ha coinvolto diversi istituti scolastici. Da via Beethoven a via Turati, da via Alghero a via San Benedetto, da via Fieramosca a via Perdalonga, e ancora tante altre scuole, per un totale di oltre 600 bambini festanti.

Ogni scolaresca ha portato un suo contributo di idee, colori e anche auspici. Non sono infatti passati inosservati gli studenti che agitavano con fierezza la bandiera della pace, ma neanche i sempre apprezzati costumi da ape; altri giovani sono voluti rimanere sul tema animale e hanno inscenato la carica dei 101 con abiti da dalmata, mentre qualcuno ha forse voluto sottolineare il tema della puntualità prendendo le sembianze di orologi.

E poi ecco i gruppi di hippy e gli immancabili indiani, un salto nella storia con gli antichi egizi e il tributo al re dei videogames Mario Bros. Ogni scuola si ‘presentava’ alla città con un cartellone identificativo, guidate dal ritmo incalzante dei tamburi suonati dal Comitato Villaggio Pescatori di Cagliari.

Dopo il ritrovo nel centralissimo Parco Matteotti i ragazzi hanno animato il corteo percorrendo la via Porcu per giungere in piazza XXVIII Aprile, e proseguire ancora in via Porcu, via Regina Margherita, via Dante, via Cagliari e rientrare infine nel giardino di piazza Matteotti, dove si è tenuta la zeppolata finale.

La partecipazione di tanti studenti quartesi conferma il sempre vivo apprezzamento per una festa, come il Carnevale, che permette per un giorno di prendere sembianze altrui, indossare maschere capaci di esprimere gioia, sogni o contestazione, in un caleidoscopio di suoni, colori e anche opinioni.