Nella Sala dell’Affresco dell’Ex Convento dei Cappuccini si è tenuto l’evento, molto partecipato, in ricordo di Piero Puddu, protagonista della vita politica quartese per quasi mezzo secolo, ma fortemente impegnato anche oltre il confine territoriale cittadino, con incarichi di rilievo in Regione e nell’Istituto Fernando Santi.
Primo Cittadino già all'età di 26 anni, Piero Puddu fu in quegli anni il Sindaco più giovane di tutt'Italia. Ha attraversato la politica quartese per tutta la vita, restando Consigliere per quasi 4 decenni e guidando la città per 4 mandati. L'impegno nella Ferdinando Santi lo portò a guardare con attenzione ai fenomeni di emigrazione e immigrazione, con progetti di associazionismo pluralistico e solidale, con l’idea costante di essere presente laddove altri avevano bisogno.
Presente all’iniziativa l’attuale Sindaco Graziano Milia: “Ricordare Piero significa ricordare una figura politica di valenza regionale, non solo per gli incarichi che ha avuto, ma per tutto il suo percorso politico, a volte anche difficile, travagliato. Apparteneva a una generazione che ha, di fatto, portato la democrazia nel nostro Paese, con percorsi complicati, con scelte impegnative. Penso agli anni Settanta, alle conquiste di quel decennio per quanto riguarda i lavoratori, all'emergere del movimento delle donne, alla battaglia per il divorzio, poi per l'aborto, tutte cose che noi oggi diamo per scontate, per assodate, ma che hanno richiesto lunghe battaglie affinché potessero diventare realtà”.
Presenti all’iniziativa diverse figure apicali della politica di quegli anni. Dopo i saluti istituzionali dell’Assessora alle Attività produttive e alla Valorizzazione del territorio Rossana Perra, sono intervenuti Piepaolo Cicalò della Federazione delle Associazioni di Tutela degli Emigrati, che ha anche letto un contributo di Roberto Vezzoso, dirigente nazionale dell’Istituto Santi, e poi a seguire Dino Pusceddu, Sergio Falconieri, Mondo Perra, Antonio Cogoni, con il consigliere comunale Franco Tocco a svolgere il ruolo di coordinatore.
“Ero molto legato a Piero, un legame quasi familiare - ha aggiunto Graziano Milia -. Iniziò a fare politica sostanzialmente insieme a mio padre a Carbonia, fummo poi Consiglieri comunali nella stessa consiliatura per 5 anni e lavorammo insieme al primo Statuto comunale, quando gli feci sostanzialmente da assistente. Non solo nutro per lui grande rispetto, ma provo anche grande emozione per la sua storia, per la sua vicenda e per la voglia che aveva di continuare a fare”.
Presente in sala anche Pierpaolo Puddu, figlio di Piero. Per lui una serata intensa, con sentimenti forti di orgoglio ed emozione. Il suo discorso completo è consultabile integralmente in allegato.
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Aggiornamento:
19/12/2024, 17:54