Anche questo fine settimana prosegue la valorizzazione dei siti archeologici del litorale quartese con altri appuntamenti nell’ambito della rassegna ‘Incanti’. Ormai da diversi anni, in estate, per proseguire poi sino all’autunno inoltrato, il Nuraghe Diana e la Villa Romana diventano location d’eccezione dove promuovere la cultura, in tutte le sue forme: dalla letteratura alla musica, dal teatro al cinema.
Ed è appunto la presentazione di un cortometraggio l’iniziativa organizzata per sabato 13 luglio, con inizio previsto alle ore 21, nella struttura nuragica di Is Mortorius. “Bacio alla terra”, è un cortometraggio di venti minuti, girato lo scorso giugno, tra Quartu Sant’Elena, Seulo e Pimentel. Realizzato grazie al contributo della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei Comuni di Seulo e Quartu Sant’Elena, l’opera nasce dalla ricerca di Giulia Clarkson, alla sua prima esperienza da regista, sul senso della sacralità della vita legata al mondo femminile, in relazione con Matrilineare, il lavoro teatrale condotto dall’artista Grazia Dentoni.
‘Bacio alla Terra’, ispirato alla Dea Madre mediterranea e all'interpretazione dell'archeologa Marija Gimbutas, acquisisce la forza di un progetto sociale e poetico che riguarda i momenti della nascita, del dualismo madre-figlia e della conquista dell’autonomia e della pienezza. La protagonista Eulalia, interpretata da una bravissima Rose Aste, è addetta alle pulizie di una veleria e vive nell’inconsapevolezza di giornate identiche e monotone. Un incidente la condurrà in uno spazio magico dove sarà ricucito il filo spezzato della sua esistenza e vivrà l'esperienza straordinaria del ricongiungimento con il sé più profondo. È un viaggio che ricerca creatività, ciclicità e armonia e dà voce al desiderio di un cambiamento verso un'epoca di pace, nel rispetto delle energie creative della natura e di una necessaria evoluzione di coscienza.
Oltre a Rose Aste, hanno preso parte al corto le attrici Violeta Ibanez, Virginia Viviano, la stessa Grazia Dentoni e le attrici non professioniste Elisabetta Cadeddu, Maria Lorena Carta, Elena Fai, Elisabetta Mulas, Natalina Mulas, Cinzia Murgia e Valeria Carta. nonché Marcello Cogoni. La direzione della fotografia è firmata da Giulia Camba, il montaggio e gli aggiustamenti del colore da Alonso Crespo. Le musiche sono di Marco Rocca, l’audio di Roberto Cois e Cladinè Curreli. Fotografi di scena Luisa Deias e Vinicio Cannas; Carlo Onnis assistente operatore, Carla Aledda trucco, traduzioni in inglese di Maria Ann George.
Nella giornata dell’evento sarà possibile anche visitare il Nuraghe Diana, dalle 18.30 alle 20, con l’archeologa e direttrice artistica della rassegna Patrizia Zuncheddu. Con gli stessi orari, le visite guidate saranno possibili anche nella giornata successiva, domenica 14, per scoprire i segreti dell’edificio monumentale e farà un viaggio nell’affascinante passato della Sardegna, in una civiltà misteriosa che ha lasciato tante tracce archeologiche nell’isola.
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Aggiornamento:
13/07/2024, 19:53