Arte, cultura, patrimonio intellettuale. Nello spazio espositivo The Social Gallery continuano le iniziative volte ad approfondire storia, bellezza, sensibilità del nostro patrimonio identitario. Il prossimo appuntamento è in programma sabato 23 marzo p.v., alle 18, con il vernissage di Alessia Anchisi che nel suo debutto espositivo presenta “Blossom”.
Sbocciare, fiorire e farsi nuvola che non supera la luce all’orizzonte. Dipingere fiori per non farli morire, un pensiero di Frida che ancora aleggia e si fa ombra nelle certezze di Tina, la quale non può risolvere la vita perdendosi nell’arte. E luce fu. In lontananza gli echi di una guerra civile che incalza il popolo ma non divide gli amanti. L’oscurità può. E Taro lascia tracce di luce impresse nelle nostre memorie. Inizia il viaggio e ci siamo già persi. Ed è bello così. Pioggia, leggera e confortante. Uno specchio, un vecchio sasso o una radice, un vestito – lieve – a fiori. Francesca che rincorre le ombre, e fermando lampi e la sua vita, ci convince che il bello non ha estensione temporale.
È questo l’inganno? Cosa ci riserva il futuro e quali animali saremo dal prossimo istante in poi? Quale violento sussulto ci renderà ancora umani? Manca poco, pochissimo. E l’attimo non arriverà mai nonostante Diane sia pronta a fermare palpiti di vita diversa. Corpi diversi. La pelle si distende, lascia spazio all’artista che la consuma scatto dopo scatto. Lucida o opaca, bianca o nera, umida o asciutta. La ricerca di un segno che viaggiamo nella giusta direzione, e comprendere, alla fine, con sollievo, che non si viaggiava affatto. Che non si doveva avere paura. Dall’interno di un armadio Claude scompone immagini e ricompone corpi. Pensieri e parole. Decontestualizzati amanti, amori, sapori. E come ci confida Susan: siate seri, siate passionali, svegliatevi… e si apre una porta.
Alessia si intravvede da lontano. È taglio di luce, sul consapevole corpo che accetta di essere oscurato a patto che il buio dimori sempre al fondo della scena. A volte avanza, a volte indietreggia, a volte scompare. Il nero. La mano ferma, capace. Ma soprattutto il cuore, a mille. Non uno ma cento cuori ci vogliono per creare un sentimento. E qui siamo dinnanzi a mille cuori che pulsano e creano. Creano e travolgono. Travolgono e si fanno amare. Ogni dettaglio è tale, ogni sfumatura è ciò che deve essere. Nei quadri di Alessia Anchisi, in questa fioritura, non c’è sentimento che non sia presente e l’equilibrio tra le forme è chiaro. E le onde creative sono frastuono.
Giovanni Coda, direttore della mostra, ne è anche curatore in collaborazione con Davide Gratziu. “Blossom rappresenta il debutto espositivo di Alessia e sono onorato di ospitare il suo talento fotografico nella mia galleria - dichiara il regista -. Onorato di poter essere parte del suo percorso artistico”. “Il progetto V-Art Quartu Exposition, inserito nel contesto del Festival V-Art, prosegue nel suo percorso espositivo, senza sosta - aggiunge Jo -. Sondiamo terreni artistici che ci porteranno, nelle prossime esposizioni, verso l’opera distopica di un’altra fotografa cagliaritana, Bibi Elle, fino all’omaggio alla grande pittrice Mirella Mibelli”.
L'esposizione sarà visitabile fino al 6 aprile 2024, dal martedì al sabato dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Per informazioni e prenotazioni è possibile inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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Aggiornamento:
20/03/2024, 14:13