Sabato 11 gennaio a Sa Dom'e Farra un convegno scientifico sul futuro della lingua sarda

Un convegno scientifico che vuole essere momento e spazio di riflessione, un’occasione per stimolare idee e azioni concrete che diano nuovo slancio alla diffusione della lingua sarda, permettendole di rientrare nel quotidiano di ogni sardo. Con questi presupposti Quartu, sempre particolarmente attiva sul tema, si propone come epicentro dei ragionamenti e dell’impegno concreto, ospitando l’iniziativa, programmata per un’intera giornata, in uno dei luoghi più iconici delle tradizioni non solo cittadine ma dell’intera Isola: Sa Dom’e Farra.

Data:
7 gennaio 2025

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Un convegno scientifico che vuole essere momento e spazio di riflessione, un’occasione per stimolare idee e azioni concrete che diano nuovo slancio alla diffusione della lingua sarda, permettendole di rientrare nel quotidiano di ogni sardo. Con questi presupposti Quartu, sempre particolarmente attiva sul tema, si propone come epicentro dei ragionamenti e dell’impegno concreto, ospitando l’iniziativa, programmata per un’intera giornata, in uno dei luoghi più iconici delle tradizioni non solo cittadine ma dell’intera Isola: Sa Dom’e Farra.

Il progetto nasce grazie all’associazione culturale Acadèmia de su Sardu APS, da anni impegnata nella tutela e nella valorizzazione della lingua sarda parlata e scritta. Il convegno ‘L’isola che non c’è: le prime 1000 parole per costruire il futuro del Sardo’ è finanziato dal Ministero della cultura e da Fondazione di Sardegna, con il patrocinio del Comune di Quartu, ed è organizzato in collaborazione con le associazioni Laras – Suoni e parole di Sardegna APS, Salvator Angelo Spano APS e Alfa Editrice. Si terrà sabato 11 gennaio p.v., dalle 9.30, per proseguire sino alla sera.

Nel corso della giornata si avrà modo si ragionare riguardo i risultati raggiunti dal piano di politica linguistica regionale 2020-2024 e sullo stato dell’iter parlamentare del Progetto di legge per la ratifica della Carta europea delle lingue minoritarie, presentato a inizio 2023. Ci si concentrerà anche sulla pianificazione delle diverse modalità di acquisizione della lingua, con tutte le misure che possono incidere concretamente sulla penetrazione della stessa nella società, anche alla luce delle nuove tecnologie.

Il convegno verrà suddiviso in due sessioni: una mattutina e una pomeridiana. La prima, avente come sottotitolo ‘L'isola che non c'è. Azioni per la tutela del Sardo. Is primus milli fueddus in Sardu’, prevede l’introduzione dei lavori a cura del moderatore, Giovanni Spano, Vicepresidente di Acadèmia de su Sardu. Dopo i saluti istituzionali dell’Amministrazione e l’intervento di Alessandra Pinna e Massimo Madrigale di Acadèmia de su Sardu, la sessione mattutina prevede la presentazione dei risultati del progetto ‘Castia, intendi, ligi in Cuartu - Is Primus Milli Fueddus in cuartesu’ finanziato da Fondazione di Sardegna.

Si tratta di un programma di apprendimento didattico del vocabolario base della Lingua Sarda che fa uso dei nuovi strumenti digitali, capaci di facilitare l'apprendimento, con un ruolo attivo e consapevole delle nuove e vecchie generazioni. Nello specifico, si estrinseca in un audio-video realizzato in vari formati e fruibile nei vari supporti digitali (cellulari, ipad, computer), ispirato all’opera ‘Is primus milli fueddus’, di Stefano Cherchi (Alfa Editrice), che raccoglie oltre mille vocaboli, della sub-varietà quartese della Lingua Sarda. L’opera consente la memorizzazione delle parole del linguaggio quotidiano attraverso i disegni e la voce di un lettore di lingua madre quartese: uno strumento attivo che acquisisce e rielabora le immagini grafiche, corredate dai lemmi e dall’audio con la pronuncia corrispondente.

Nuove tecnologie quindi al centro del progetto, che si avvale tuttavia anche del contributo degli anziani, delle associazioni, delle istituzioni e delle scuole di Quartu, terza città della Sardegna. La presentazione dei risultati del progetto è invece affidata all'autore Stefano Cherchi, Coordinatore del Collegio scientifico di Acadèmia de su Sardu APS. Ed è previsto il contributo del poeta estemporaneo Tonio Pani, lettore madre lingua quartese e autore delle registrazioni in sardo campidanese di Quartu Sant'Elena.

I risultati presentati nell’occasione nel breve termine andranno ad arricchire il LemONS (Lemmario Ortografico Normato Sardo), attraverso l'uso della piattaforma digitale sardu.wiki. Nel medio e lungo termine invece tali risultati si renderanno utili e proficui per redigere il Grande dizionario della lingua sarda e il conseguente Atlante linguistico sardo digitale.

Dopo una breve interruzione per il pranzo, il congresso riprenderà alle 15.30 con la sessione pomeridiana, avente come sottotitolo ‘Il futuro del sardo. L'economia delle minoranze linguistiche’. Quest’ultima parte del programma prevede un approfondimento riguardo la tutela delle minoranze linguistiche, sia dal punto di vista tecnologico che riguardo la parte economica.

 

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Ulteriori informazioni

Aggiornamento:
07/01/2025, 17:05

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