Anche il Comune di Quartu aderisce alla campagna “Facciamo Luce sull’Endometriosi - L’Italia si illumina di Giallo”. In occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull’endometriosi, il 27 marzo 2021, la facciata del palazzo comunale sarà illuminata da una luce gialla, per stimolare la conoscenza e favorire percorsi di prevenzione sulla malattia che colpisce più di 3 milioni di donne in Italia, 175 milioni nel mondo. Sarà la Presidentessa del Consiglio Comunale Rita Murgioni ad accendere simbolicamente la luce gialla che per le giornate di sabato 27 e domenica 28 marzo resterà puntata sulla facciata del Comune.
La campagna “L’Italia si illumina di giallo” si inquadra nelle iniziative promosse dal Team Italy della WorldWide Endomarch per informare e favorire la giusta conoscenza verso una patologia potenzialmente cronica ed invalidante, di cui si parla ancora troppo poco.
L’endometriosi è una patologia infiammatoria subdola e molto difficile da diagnosticare, i cui tempi di diagnosi superano in media i sei anni perché spesso i suoi sintomi vengono confusi con altri, comuni anche ad altre malattie.
La ricerca è ancora in corso e si concentra soprattutto sulle cause che determinano l’insorgere della malattia, che colpisce soprattutto la fascia d’età fra i 25 e i 35 anni. Si stima che l’endometriosi colpisca oggi circa una donna su dieci in età fertile, mentre ammontano a circa 3500 euro in media i costi annuali sostenuti dalle donne in Italia per far fronte alle cure. Il Team Italy WorldWide Endomarch è un’associazione di donne affette da Endometriosi che da più di 8 anni svolgono attività di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’Endometriosi in Italia. Il mese di marzo è il periodo in cui si concentrano iniziative che coinvolgono migliaia di donne in tutto il paese, con il coinvolgimento di istituzioni, enti locali ed esperti di settore.
“Anche il Comune di Quartu ha voluto aderire quest’anno alla campagna nazionale. E’ importante dare il proprio contributo alla conoscenza di una malattia capace di incidere pesantemente sulla qualità di vita delle donne ma che se riconosciuta in tempo può essere curata efficaciemente”, spiega Rita Murgioni.
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Aggiornamento:
25/03/2021, 19:00