Stamane nel corso della conferenza stampa tenuta presso l’aula consiliare del Comune il Sindaco di Quartu Graziano Milia e l’assessore alle Attività Produttive Rossana Perra hanno illustrato il nutrito pacchetto di iniziative di fine anno dell’amministrazione cittadina.
Quattro azioni che vanno dalla chiusura del bando de minimis per le imprese in difficoltà alla messa a disposizione di 440 mila euro di buoni pasto, spendibili presso gli esercizi quartesi, più altri 60 mila euro di beni già acquisiti e che verranno distribuiti dalla Caritas. Ed ancora, le iniziative specifiche del “Pacchetto Natale” quartese: si va dalla sensibilizzazione all’acquisto presso i negozi e le botteghe artigiane cittadine con la campagna di sensibilizzazione “Compra quartese” all’animazione delle vie e delle piazze cittadine in occasione delle prossime festività: quest’anno oltre alle consuete luminarie, verranno posizionati 5 alberi di Natale luminosi in cinque punti della città, il più grande dei quali, alto 12 metri, sarà posizionato in Piazza degli Aranci.
Mentre le facciate della chiesa di Sant’Agata e di Sant’Andrea ospiteranno uno spettacolare videomapping a tema. “La campagna di comunicazione e sensibilizzazione all’acquisto consapevole in città sarà inaugurata da una passeggiata per le vie dello shopping nella mattinata dell’8 dicembre a cui sono stati invitati i rappresentanti dell’opposizione in Consiglio Comunale”, ha spiegato l’assessore Perra. “L’iniziativa nasce da un’idea nata da alcuni cittadini sui social ed è stata subito sposata in maniera bipartisan dal mondo della politica e dall’amministrazione comunale”.
Il sindaco Milia e l’assessore Perra si sono poi soffermati in maniera specifica sulla chiusura del bando de minimis: novecentomila euro di aiuti per le imprese quartesi in difficoltà.
L’amministrazione comunale di Quartu Sant’Elena ha approvato in tempi record una misura di sostegno straordinaria ed urgente diretta agli operatori economici cittadini danneggiati dalla crisi del Covid-19. “Una misura che va a compensare i mancati sgravi sulla Tari che andavano fatti entro il 31 ottobre, durante il periodo di rinnovo dell’amministrazione comunale”, ha spiegato il Sindaco Milia.
Le sovvenzioni, a valere sul fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali istituito con il decreto legge 34 del 2020 e convertito in legge 77/2020, successivamente rifinanziato con la legge 126 del 13 ottobre 2020 (“Misure Urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”) saranno dirette e a fondo perduto, e verranno erogare a sportello, previo riconoscimento dei requisiti, fino ad esaurimento, per importi che vanno dai 500 ai 1500 euro con una quota di componente fissa ed una variabile, a seconda dei parametri riconosciuti su sei tipologie di casistica individuate.
Alla sovvenzione diretta a fondo perduto potranno accedere le imprese aventi esclusivamente sede operativa/unità locale nel comune di Quartu Sant’Elena, con partita IVA che risulti ancora attiva alla data del 25/10/2020 e sia stata aperta da almeno sei mesi, iscritte presso il Registro imprese tenuto dalla Camera di Commercio per lo svolgimento, quale attività prevalente, di una delle attività riferite ai codici ATECO. Saranno riconosciute beneficiare delle sovvenzioni le imprese che rientrano nella qualificazione di P.M.I. secondo le regole imposte dai regolamenti comunitari “de minimis” (in termini di requisiti soggettivi e di onorabilità) e che hanno subito gli effetti negativi della emergenza COVID-19 ed in particolare:
CASISTICA 1. Imprese che hanno subito e sono state obbligate alla serrata nel periodo del primo lock down disposto con D.P.C.M. del 09/03/2020. Tale casistica è rivolta a coloro che non intendono o non riescono a dimostrare una riduzione dei corrispettivi superiore al 25/30% nei periodi considerati nelle fattispecie successive. In questo caso la sovvenzione finanziaria è strettamente correlata al sostenimento di spese per emergenza COVID-19 almeno dell’importo assegnato.
CASISTICA 2. Imprese che hanno subito e sono state obbligate alla serrata nel periodo del primo lock down disposto con D.P.C.M del 09/03/2020 e non le restrizioni di cui al D.P.C.M. del 24/10/2020 e che dimostrino di avere avuto una riduzione dei corrispettivi superiore al 30% nel periodo marzo-giugno e settembre-novembre 2020 rispetto al medesimo periodo del 2019;
CASISTICA 3. Imprese che hanno subito e sono state obbligate alla serrata nel periodo del primo lock down disposto con D.P.C.M. del 09/03/2020 e che hanno peraltro subito le restrizioni previste dal D.P.C.M. del 24/10/2020 e che dimostrino di avere avuto una riduzione dei corrispettivi superiore al 25% nel periodo marzo-giugno e settembre-novembre 2020 rispetto al medesimo periodo del 2019;
CASISTICA 4. Imprese che non hanno subito e non sono state obbligate alla serrata nel periodo del primo lock down disposto con D.P.C.M. del 09/03/2020 ma hanno subito le restrizioni previste dal D.P.C.M. del 24/10/2020 e che dimostrino di avere avuto una riduzione dei corrispettivi superiore al 30% nel periodo marzo-giugno e settembre-novembre 2020 rispetto al medesimo periodo del 2019;
CASISTICA 5. Imprese che, non avendo subito le serrate del primo lock down e non risultano soggette alle restrizioni previste dal D.P.C.M. del 24/10/2020, dimostrino di aver subito comunque una riduzione dei corrispettivi superiore al 30% nel periodo marzo-giugno e settembre-novembre 2020 rispetto al medesimo periodo del 2019;
CASISTICA 6. Le Imprese di recente costituzione secondo i criteri di ammissione che non possono dimostrare di avere avuto una riduzione dei corrispettivi rispetto al periodo 2019. In tal caso il sussidio finanziario è strettamente legato al sostenimento di spese per emergenza COVID-19 almeno dell’importo assegnato.
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Aggiornamento:
05/12/2020, 16:50