Il Nuraghe Diana è sicuramente uno dei siti più importanti del territorio quartese e l’Amministrazione lo ha infatti inserito nel programma di valorizzazione turistico-culturale della città, che prevede lo sviluppo del Polo Museale, formato dall’ex convento dei Cappuccini, Sa Domu’e Farra e, appunto, il complesso archeologico-militare di Is Mortorius, all’interno del quale si inserisce anche il monumento nuragico.
A seguito di alcune verifiche effettuate dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, è emersa la possibilità di intervenire nell'ambito di un più ampio progetto che interessa il Sistema museale delle aree archeologiche della Sardegna Meridionale. In questi giorni, anche grazie a un allentamento delle misure necessarie a contrastare l'emergenza Covid, si stanno quindi avviando i lavori, che comporteranno principalmente interventi di consolidamento sul nuraghe e sulle capanne già oggetto di scavo archeologico. L'ufficio di direzione lavori e il responsabile della sicurezza in corso di esecuzione si rapporteranno anche con l’Amministrazione comunale, al fine di raccordare le attività programmate nel sito e i lavori del progetto, avendo cura di evitare interferenze tra gli operatori e conciliando le esigenze.
L'intervento in corso, finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali, prevede il restauro degli ambienti interni e il completamento dello scavo sul fronte del monumento, dove ancora sono presenti dei crolli che obliterano la lettura del monumento. L'intervento migliorerà sensibilmente la fruizione del sito, che per la posizione è ad alta vocazione turistica. Al termine dei lavori sarà quindi possibile ammirare il complesso nuragico da una nuova prospettiva, con la forma a tholos del monumento più facilmente identificabile e quindi un’immagine più consona a quella tipica dell’architettura nuragica.
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Aggiornamento:
01/07/2020, 21:13