Anche nel 2025, come ogni anno, l'Amministrazione comunale ha promosso un ricco programma di iniziative in occasione della ‘Giornata della Memoria’, tra momenti di riflessione e di commemorazione. Sono passati 80 anni esatti dal 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz: forse mai come ora si rende necessario sottolineare l’importanza di non dimenticare.
Le celebrazioni si sono aperte alle 9.30 in piazza Azuni per l’omaggio floreale davanti alla targa dedicata appunto alla Giornata della Memoria, installata e inaugurata qualche anno fa proprio dall’attuale Amministrazione. La Presidente del Consiglio Rita Murgioni insieme all’Assessora alla Pubblica Istruzione Cinzia Carta hanno riposto una mazzo di rose sulla lastra in marmo con incisa la frase di Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario". Presente anche il Sindaco Graziano Milia e una folta delegazione della Giunta e del Consiglio comunali.
La mattinata di iniziative è proseguita poi in piazza 28 Aprile, a partire dalle 10, con il coinvolgimento di centinaia di studenti delle scuole cittadine, in rappresentanza degli Istituti Comprensivi Statali n. 4, 5 e 6, nonché dell’Istituto Tecnico Primo Levi.
“Noto sempre grande partecipazione da parte dei ragazzi alle iniziative proposte dall'Amministrazione Comunale e la folta presenza di oggi è l’ennesima testimonianza di una comunità unita e solidale, capace anche di stringersi in occasioni importanti come la Giornata della Memoria - il commento dell’Assessora alla Pubblica Istruzione Cinzia Carta -. Il nostro impegno mira a trasmettere il valore della memoria e del rispetto. E oggi lo stanno dando anche le nuove generazioni, lo stanno dimostrando con la loro presenza, a fianco all'istituzione comunale. Per noi è un grande piacere ed è anche motivo di orgoglio ritrovarci qui; non siamo solo una comunità che condivide un passato e un presente, ma anche un futuro. Siamo convinti che celebrare occasioni come questa assieme ai ragazzi porti un grande contributo per la costruzione di una società migliore".
“La Giornata della Memoria ci ricorda l’importanza di tenere un faro puntato su una tragedia come quella dell’olocausto, che ha creato moltissime vittime, peraltro nell'indifferenza di tante persone che hanno scelto di voltarsi dall'altra parte, lasciando cadere la società in un baratro tra i più nefasti che la storia abbia conosciuto - ha spiegato la Presidente del Consiglio Rita Murgioni -. Una pagina buia che non possiamo dimenticare, ci deve rimanere ben impressa, perché onorare la Giornata della Memoria significa anche scegliere il nostro futuro, anzi il futuro delle nuove generazioni. Nessuno può dimenticare; trasmettere ai giovani il ricordo di quello sterminio diventa anzi impellente perché saranno proprio loro i custodi della pace, le sentinelle di questo bene prezioso".
La giornata è stata istituita con legge 211 del 20 luglio 2000. Il 27 gennaio del 1945 è infatti la data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz ed è stata scelta per ricordare appunto le leggi razziali, la deportazione, la prigionia e lo sterminio dei cittadini ebrei e tutti coloro che si opposero al progetto del genocidio, non esitando a salvare altre vite e a proteggere in condizioni difficili i perseguitati, anche mettendo a rischio la propria esistenza.
Distante solo pochi chilometri da Cracovia, Auschwitz fu il più grande campo di sterminio. Si calcola che solo in quel luogo vennero uccise 1.3 milioni di persone, il 90% delle quali ebree. Ma i nazisti perseguitarono anche zingari, serbi, Testimoni di Geova, omosessuali, oppositori al regime di tutte le nazionalità, delinquenti abituali, slavi, malati di mente, disabili, mendicanti e vagabondi. Complessivamente furono circa 6 milioni gli ebrei sterminati durante gli anni dell'olocausto.
Nel palco allestito per l’occasione in piazza XXVIII Aprile si sono alternati studenti di diverse età. Tutti hanno portato un piccolo contributo, leggendo alcuni brani significativi tratti da libri, frasi celebri o portando personali contributi, anche con cartelloni, scritte sulle braccia a ricordare la numerazione dei campi di sterminio e maschere di coloro che vissero in prima persona quel dramma. Un contributo significativo per mantenere viva la memoria di un vero e proprio sterminio, una sciagura capace di lasciare un segno indelebile nella storia nazionale ed europea.
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Aggiornamento:
27/01/2025, 18:29