Su Idanu e zona via Segre, due ambiti nei quali ora è possibile realizzare piani attuativi di riordino urbano
Dettagli della notizia
Nelle due zone artigianali e commerciali si potranno ampliare le volumetrie sino al 70%.
19 Giugno 2025
1 Min

Due ambiti nei quali è possibile presentare a Quartu, anche nelle more dell’adeguamento del PUC al PPR, piani attuativi di riordino urbano (P.I.R.U.), uno delimitato da via Marconi, via Fermi e via Segre e l’altro tra Pirastu e Su Idanu. Entrambi sono stati identificati sulla base delle indagini riguardo i volumi presenti. Il via libera del Consiglio comunale apre la strada perché operatori privati presentino iniziative per il riordino di due zone artigianali e commerciali, ricucendo così delle porzioni di territorio che attualmente sono spazi semivuoti, nella periferia della città, dove sino a ieri non erano consentiti interventi edilizi.
I P.I.R.U. sono strumenti urbanistici che mirano alla riqualificazione di aree urbane degradate o in difficoltà attraverso interventi organici di interesse pubblico. Questi programmi portano benefici positivi sotto diversi aspetti, quali la riqualificazione edilizia e la sistemazione di infrastrutture dismesse in primis, e, di conseguenza, la valorizzazione del tessuto sociale.
“Sono aree artigianali e commerciali dove attualmente sono ubicate attività funzionanti ma un pochino sparse - spiega l’Assessore all’Urbanistica Aldo Vanini -. L’approvazione può garantire a Quartu una svolta urbanistica, realizzabile però a condizione che i privati colgano l'occasione. Il passaggio in Consiglio non rappresenta infatti un piano vero e proprio; si tratta di un atto che consente e invita i privati interessati ad avviare all’interno degli ambiti identificati nuove iniziative: abbiamo creato la cornice per fare il quadro”.
L’identificazione delle due aree, nelle quali i privati, ma anche l’Amministrazione pubblica, potranno presentare dei Piani attuativi, sblocca i limiti derivanti da un regime di Piano Urbanistico generale che, nelle more dell’adeguamento al PPR, allo stato attuale non consente interventi nelle zone D (artigianale), G (servizi generali) e C (residenziale). L'articolo 40 della Legge n. 8 del 2015 della Regione Sardegna riguarda appunto la promozione di P.I.R.U. e restituisce alle Amministrazioni locali le proprie capacità di pianificazione, con l'obiettivo di riqualificare il territorio e promuovere uno sviluppo urbano sostenibile.
L’investimento all’interno dei due P.I.R.U. garantirà una premialità importante in termini di cubatura. Infatti, se verrà demolito un edificio, nella ricostruzione si potrà ampliare per un 40% in più rispetto al volume originario, addirittura incrementabile di un ulteriore 30% introducendo determinate migliorie, come per esempio il potenziamento energetico o la messa a disposizione di ulteriori servizi.
“Ne sono state identificate due, ma se arrivassero delle proposte di imprenditori interessati a fare un P.I.R.U. da un’altra parte, fermo restando che la zona dovrebbe avere caratteristiche compatibili con il PPR, in una settimana saremmo in grado di portare in Consiglio comunale un nuovo ambito” aggiunge ancora l’esponente della Giunta Milia.
A cura di
Ultimo aggiornamento
19 Giugno 2025