QUARTU E LA PREVENZIONE: APPROVATO IL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO

Quartu si dota del PAI, il Piano di Assetto Idrogeologico, e realizza per la prima volta una mappatura reale dei rischi e dei pericoli legati alle dinamiche di deflusso delle acque nel proprio territorio. L’adozione del piano rappresenta un atto fondamentale per il controllo del territorio, indispensabile anche perché propedeutico alla redazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC), del Piano di Utilizzo del Litorale (PUL) nonché del Piano della Protezione Civile.

Data:
26 maggio 2023

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Quartu si dota del PAI, il Piano di Assetto Idrogeologico, e realizza per la prima volta una mappatura reale dei rischi e dei pericoli legati alle dinamiche di deflusso delle acque nel proprio territorio. L’adozione del piano rappresenta un atto fondamentale per il controllo del territorio, indispensabile anche perché propedeutico alla redazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC), del Piano di Utilizzo del Litorale (PUL) nonché del Piano della Protezione Civile.

A seguito dell’adozione del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico, nel 2006, tramite decreto della Presidenza della Regione Sardegna, e del conseguente Piano Paesaggistico Regionale, le amministrazioni comunali isolane sono infatti tenute a provvedere all’aggiornamento del proprio Piano Urbanistico Comunale e alla redazione di studi specifici finalizzati alla declinazione del PAI nel proprio territorio.

Il Comune di Quartu nel 2013 aveva preso atto dello studio di compatibilità idrogeologico esteso all’intero territorio comunale: a causa però di alcune novità introdotte da direttive e circolari regionali nel 2015, l’approvazione non era stata portata a compimento. L’iter di studio e mappatura del quadro idrografico comunale è ripreso poi nel 2022 ed è arrivato ora all’approvazione del Consiglio Comunale.

Il via libera al PAI, redatto con la collaborazione di un nutrito staff di professionisti, consegna all’Amministrazione e alla città una prima mappatura delle zone a rischio frane e allagamenti, uno strumento concreto utile per proteggere la città dai rischi di carattere idraulico, la cui importanza si evidenzia particolarmente in questi giorni in cui il territorio italiano, e più precisamente l’Emilia Romagna, combattono per la ricostruzione tra acqua e fango dopo le disastrose piogge delle scorse settimane.

Il lavoro consegnato dall’equipe di tecnici ha intanto permesso di evidenziare che nel territorio quartese i pericoli maggiori si concentrano nella zona costiera e a ridosso dei fiumi. Interessato in particolare il tratto tra Flumini e Is Mortorius, dove alcuni tratti di litorale sono stati interessati dal fenomeno dell’erosione, come ad esempio a Capitana, dove i muri di contenimento sono ormai aggrediti dal mare.

Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di uno strumento che è fondamentale per proseguire nell’attività di pianificazione portato avanti da questa Amministrazione. Se altri piani possono entrare in un campo di discrezionalità, penso ad esempio ai beni culturali, quando parliamo di assetto idrogeologico non c’è possibilità di scelta” commenta l’Assessore all’Urbanistica Aldo Vanini.

È un piano che interessa territori a rischio e quindi motivo di preoccupazioni, ma è anche uno studio che ci consegna grandi opportunità per la realizzazione di opere importanti, interventi di mitigazione dei problemi o anche lavori che riguardano altre esigenze della comunità - prosegue l’esponente della Giunta Milia -. Il Piano Regionale interessa una scala estremamente macro, mancava il dettaglio e oggi ce l’abbiamo: ci consente di avere una mappatura estremamente accurata, passando così da una strumentazione bidimensionale a una tridimensionale. Nella rappresentazione del territorio e nella valutazione di rischi e pericoli è un passo in avanti enorme” conclude.

 

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Aggiornamento:
29/05/2023, 09:19

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