Presentato il progetto di coesione sociale 'Percorsi di olivicoltura', che formerà 15 disoccupati quartesi e permetterà la realizzazione di un oliveto sperimentale
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Al Parco di Molentargius.
17 Novembre 2025
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Nella sede del Parco di Molentargius, è stato presentato ufficialmente stamattina il progetto Percorsi di olivicoltura – L’olivo come strumento di coesione, saperi e sviluppo locale, che coinvolgerà 15 quartesi attualmente disoccupati o inoccupati e permetterà la realizzazione di un oliveto sperimentale, che negli anni diventerà produttivo e rappresenterà un simbolo concreto di rigenerazione ambientale, sostenibilità e memoria delle antiche vocazioni agricole del territorio.
Il progetto è promosso dal Parco Naturale Regionale Molentargius–Saline in collaborazione con Istrù Formazione e Sviluppo. Si avvale del contributo del Cagliari Calcio ed è cofinanziato dal Comune di Quartu Sant’Elena nell’ambito dei Progetti di Coesione Sociale gestiti dall’Assessorato ai Servizi Sociali e in continua crescita anno dopo anno, a testimonianza di un sempre maggior coinvolgimento e attivismo della città in ambito comunitario e solidaristico.
“Il Parco ha come obiettivo quello di aprirsi al territorio, di essere strumento per i Comuni consorziati, Cagliari, Quartu, Selargius, Quartucciu e la Città Metropolitana, e in questo caso strumento per quanto riguarda la Coesione sociale - ha spiegato il Presidente Stefano Secci -. Il Parco di Molentargius nel passato era un luogo di agricoltura, ricostituire la rete del Parco è un nostro obiettivo. Con questo percorso vogliamo essere anche luogo di olivicoltura. Pertanto ringrazio tutti i partner che ne permetteranno la realizzazione”.
Claudio Papoff, Direttore del Parco, è entrato sugli aspetti di natura tecnica, sottolineando, riguardo l’agricoltura “due problemi: le difficoltà dell'irrigazione e l'arrivo di nuove malattie, in primis quelle di origine microbica. Tuttavia vi sono anche elementi positivi, e tra questi vi è appunto la produzione di olio, che in Sardegna copre il 50-60% del fabbisogno, con grande spazio di manovra per la produzione di olio di qualità. E l’incremento del prezzo di vendita è un’ulteriore buona notizia”.
“Il lavoro e la formazione non sono una competenza comunale, ma gli enti locali con la rete possono creare le opportunità – ha poi dichiarato nel suo intervento la Dirigente dei Servizi sociali di Quartu Lorena Cordeddu -. Noi abbiamo voluto la costituzione della consulta comunale, a cui hanno aderito circa 70 associazioni e abbiamo iniziato a fare co-progettazione e programmazione insieme a questa rete di associazioni, superando così il concetto di politica calata dall'alto. E abbiamo avviato anche diverse azioni di rigenerazione urbana, a partire dallo Spazio Pira, per proseguire con il Parco Matteotti e con il l’Ex Casa della Solidarietà. Le risposte le stiamo vedendo anche in termini di proposte per i progetto di Coesione Sociale, che continuano a crescere di anno in anno: 14 nel 2022, 25 nel 2023, 27 nel 2024 e ben 40 quest’anno. Siamo indubbiamente soddisfatti perché questo lavoro permette di consolidare il welfare territoriale di comunità”.
Il progetto, che si avvale della collaborazione tecnico-scientifica di AGRIS e LAORE Sardegna, enti di riferimento regionale nel settore olivicolo-oleario, e dello speciale coinvolgimento di ANFFAS Sardegna, per rendere le attività pienamente inclusive e partecipate, si svilupperà da dicembre alla prossima Primavera. Tali collaborazioni offriranno competenze, esperienze e supporto concreto alle attività formative e dimostrative previste dal percorso, che unisce formazione teorica e pratica e laboratori di assaggio dell’olio.
Ulteriori informazioni in merito all’iscrizione sono disponibili a questo link.
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Ultimo aggiornamento
17 Novembre 2025