Sarà una fine settimana di cultura a Quartu, con una tre giorni di appuntamenti dedicati al plurilinguismo e, di conseguenza, al multiculturalismo. Nell’ambito della rassegna letteraria ‘ViaConvento’, prende il via domani l’Officina delle Lingue Minoritarie per un’Europa dei Popoli, con tanti ospiti in arrivo da altri territori italiani, ma anche dalla Spagna, a partire da Roberto Alajmo.
In questa prima edizione si confronteranno infatti le realtà idiomatiche di Sicilia, Sardegna, compreso il catalano algherese, Friuli e Asturie. Ognuna con un insigne rappresentante, ognuna pronta a portare il proprio contributo, dentro un unico cantiere capace di assemblare il puzzle delle lingue, per valorizzarle, ma anche per rafforzare il sentimento di unità nell’ambito di un’Europa formata da più popoli, in alcuni casi anche senza Stato.
l programma della prima giornata, venerdì 22 novembre a partire dalle 17.30, si concentra su uno scrittore, giornalista e drammaturgo pluripremiato: Roberto Alajmo. Nato a Palermo, collabora stabilmente con ‘l’Unità e diverse altre testate nazionali. Fra i suoi libri: ‘Almanacco siciliano delle morti presunte’ (edizioni della Battaglia, 1996); ‘Le scarpe di Polifemo’ (Feltrinelli, 1998); ‘Notizia del disastro’ (Garzanti, 2001), col quale ha vinto il premio Mondello, ‘Carne mia’ (Sellerio Editore Palermo, 2016), ‘Io non ci volevo venire’ (Sellerio Editore Palermo, 2021) e ‘Abbecedario siciliano’ (Sellerio Editore Palermo, 2023). Il romanzo 'Cuore di Madre', pubblicato con Mondadori nel 2003, è stato finalista ai premi Strega e Campiello. ‘È stato il figlio’ (2005) è stato finalista al premio Viareggio e vincitore del SuperVittorini e SuperComisso. Con Laterza ha pubblicato i saggi ‘Palermo è una cipolla' (2005), ‘1982 - Memorie di un giovane vecchio’ (2007), ‘L'arte di Annacarsi - Un viaggio in Sicilia’ (2010), ‘Tempo Niente. La breve vita felice di Luca Crescente’ (2011). In ambito teatrale ha lavorato a ‘Repertorio dei pazzi della città di Palermo’, ‘Centro divagazioni notturne’ e il libretto dell'opera ‘Ellis Island’, per le musiche di Giovanni Sollima. I suoi libri sono tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, svedese e olandese.
A Quartu, in un dialogo con la scrittrice sarda Rossana Copez, Alajmo presenterà il suo ‘Abbecedario siciliano’ nel quale gioca, con ironia e arguzia, a raccontare la sua Isola; con un glossario di voci dialettali siciliane prova a definire il carattere identitario di un’intera regione, o forse dell’Italia tutta. Propone un abbecedario perché forse il segreto sta tutto nella semplificazione, nel ridurre le presunte complessità all’eresia del buon senso. Propone di smetterla di intorbidare le acque facendo credere che in ogni cosa o ragionamento esista sempre un piano recondito: “In quest’Isola – e in questa Penisola, anche – i problemi nascono non tanto dall’essere complicati, quanto dal credersi complicati. E questo in effetti complica le cose, anche le più semplici”. E la ricetta è quindi semplificare, partendo dalle piccole cose.
Seguirà la presentazione dell'ultimo romanzo dello scrittore palermitano: ‘Il piano inclinato’, anch’esso edito da Sellerio. Racconta l’avventura crudele di Ousma, il suo viaggio dal Mali, attraverso svariate insidie, verso la sua nuova vita, in Sicilia, che oscilla tra l’euforia dei sogni e lo sconforto della realtà, mentre una forza lo spinge sempre oltre, sul piano inclinato del caso e della fatalità. Nel volume Alajmo conferma il suo talento nel trattare la tragedia come commedia e la commedia come tragedia. Il suo Ousma è un uomo qualunque: non è cattivo e non è buono, ed è costretto a destreggiarsi tra l’euforia dei sogni e lo sconforto della realtà. Un protagonista che si sottrae agli stereotipi opposti che riguardano i migranti, dipinti sempre come vittime o come delinquenti.
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Aggiornamento:
21/11/2024, 17:04