Per la rassegna ViaConvento, Vindice Lecis presenta il suo ‘L’Alternos', sulla storia sarda

Dopo il doppio appuntamento della settimana scorsa, con il romanzo di Gianni Usai all’Ex Convento e il saggio di Roberto Milleddu ‘fuori sede’ a Sa Dom’e Farra, la rassegna ViaConvento torna nella sua consueta location, la Sala Affreschi di via Brigata Sassari, per un altro appuntamento dedicato a un autore sardo, per raccontare uno spaccato di storia dell’Isola.

Data:
18 novembre 2024

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Dopo il doppio appuntamento della settimana scorsa, con il romanzo di Gianni Usai all’Ex Convento e il saggio di Roberto Milleddu ‘fuori sede’ a Sa Dom’e Farra, la rassegna ViaConvento torna nella sua consueta location, la Sala Affreschi di via Brigata Sassari, per un altro appuntamento dedicato a un autore sardo, per raccontare uno spaccato di storia dell’Isola.

Mercoledì 20 novembre, alle 17.30, arriva a Quartu Vindice Lecis, con il suo ‘L’Alternos. Il romanzo della sarda rivoluzione’. Il giornalista, nato a Sassari nel 1957, ha lavorato per trentacinque anni per il gruppo Espresso. È autore di romanzi storici e saggi sulla politica italiana del Novecento e sulla storia antica della Sardegna, tra cui La resa dei conti (2003), Togliatti deve morire (2005), Da una parte della barricata (2007), Le pietre di Nur (2011), Golpe (2011), Buiakesos: le guardie del Giudice (2012), Il condaghe segreto (2013), Judikes (2014), Rapidum (2015), Hospiton (2017) e Ospitone dux Barbariae (2019). Per Nutrimenti ha pubblicato La voce della verità (2014), L’infiltrato (2016), Il nemico (2018) e Il visitatore (2019).

‘L’Alternos’ prende il titolo dalla carica assegnata all’uomo simbolo dei moti rivoluzionari, Giovanni Maria Angioy, il leggendario giudice della Reale Udienza e uno dei più tenaci oppositori delle ingiustizie e delle vessazioni feudali. È uno dei protagonisti di un altro affascinante e imperdibile racconto del giornalista e scrittore Lecis che ci accompagna, anche in questo romanzo,  nella conoscenza dei momenti più significativi della storia della Sardegna.

Nel gennaio del 1793 una flotta di navi della neonata Repubblica francese si affaccia nel golfo di Cagliari certa che i sardi accoglieranno i francesi come liberatori dopo decenni di dominazione sabauda. Ma la disorganizzazione delle truppe da un lato e la compattezza dei sardi dall’altra faranno fallire il proposito di annessione di un’isola considerata strategica. Altrettanto deludente sarà il tentativo di prendere La Maddalena a opera del luogotenente Napoleone Bonaparte. La cacciata dei francesi non rinsalda però il rapporto tra sardi e Savoia. Stremati da un sistema monarchico che li esclude e umilia, gli Stamenti chiedono maggiore autonomia al governo di Torino, compreso il coinvolgimento nelle cariche civili e militari. Il forte diniego da parte del re Vittorio Amedeo III e del viceré Balbiano causa delle rivolte civili che sfociano presto nei moti insurrezionali e nella cacciata, il 28 aprile 1794, dei funzionari piemontesi e del viceré dalla Sardegna.

Tali avvenimenti, porteranno il sanculotto Arras ad essere testimone e protagonista dell’ondata di ribellione che agita l’Isola intera e vede coinvolta ogni classe sociale. Dalle proteste della borghesia di Cagliari, che chiede maggiore coinvolgimento nelle cariche pubbliche, fino alle mobilitazioni popolari delle ville del Logudoro. Il bonese Arras entrerà in contatto con le menti più progressiste della Sardegna, che nel romanzo storico di Vindice Lecis rivivono nei personaggi come Gioacchino Mundula, Giovanni Maria Angioy, Michele Obino, Francesco Cillocco e molte altre figure meno note che hanno però lasciato un segno profondo nella Storia della Sardegna.

 

Locandina-ViaConvento---Vindice-Lecis

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Aggiornamento:
18/11/2024, 16:27

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