Antonino Medas è stato una delle figure maggiormente di spicco del teatro sardo. Dal 3 novembre al 14 dicembre, a ventotto anni dalla sua scomparsa, la Sala degli Affreschi del Convento dei Cappuccini a Quartu Sant’Elena ospita il festival ‘Per non dimenticare Antonino – Omaggio a Antonio Medas’, con ingresso gratuito. Quattro appuntamenti, e due ‘fuori programma’, per ricordare la figura e l’opera di uno dei maggiori attori del teatro dialettale della Sardegna.
Organizzata dall’Associazione Incontri Musicali diretta da Giacomo Medas (nonché figlio di Antonio) e patrocinata dal Comune di Quartu Sant’Elena, la rassegna prende il via domenica 3 Novembre, alle ore 19.00. Sul palco, per una serata dal titolo “Profilo d’Autore”, dialogheranno l’attore Mario Faticoni, il regista teatrale Enzo Parodo e lo scrittore/disegnatore Bepi Vigna, che moderati dal giornalista Vito Biolchini ricorderanno la figura di Antonino uomo e attore, attraverso considerazioni, aneddoti, dialoghi e proiezioni.
Il secondo appuntamento è previsto per domenica 17 Novembre. Il Maestro di flauto Pietro Nonnis aprirà la serata con “Il Flauto commenta su Bandidori”, seguita da dialoghi tra Giacomo Medas e Mario Faticoni; conclusione con la proiezione della commedia “Su Bandidori”, di Efisio Vincenzo Melis.
Nella terza data, in rassegna domenica 1 dicembre, sarà protagonista “La Viola commenta Paddori”, con Margherita Moccia, seguita dai dialoghi tra Giacomo Medas e Bepi Vigna, concludendo con la proiezione della commedia “Ziu Paddori”, anch’essa di Efisio Vincenzo Melis.
Chiusura della rassegna domenica 8 Dicembre, con Omar Leone ne “Il Violoncello commenta Bachis”, seguito dai dialoghi tra Giacomo Medas e Enzo Parodo, e finale con la proiezione di “Cinixu” di Antonio Garau, nell’adattamento proprio di Antonino Medas e Enzo Parodo.
I “Fuori Programma” si svolgeranno sabato 14 e domenica 15 dicembre. Sarà protagonista l’Ensemble Chorus Project Luigi Rachel ne “Gli oratori”, e si terranno rispettivamente nella Chiesa San Giovanni Battista a Lunamatrona e nella Chiesa di Sant’Agata a Quartu Sant’Elena.
Uomo sensibile, generoso e grande artista, Antonino Medas negli anni Ottanta con i suoi spettacoli al Teatro Massimo di Cagliari faceva registrare il tutto esaurito. Fu il migliore interprete di Ziu Paddori, forse la maschera più popolare del teatro sardo, e di Cinixu, il capolavoro di Antonio Garau, che lui stesso riadattò e mise in scena col fratello Mario, per la regia di Enzo Parodo e le scene di Primo Pantoli. Con la stessa commedia fu protagonista a Roma e Milano, dove, pur essendo un attore dialettale, fu compreso e apprezzato dal pubblico e dalla critica nazionale.
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Aggiornamento:
31/10/2024, 17:59