Da una nuova vetrina per gli abiti tradizionali al concorso per esprimere il potenziale della lingua sarda. Continua il costante lavoro delle associazioni cittadini legate al patrimonio identitario e al folklore nell’ambito della rassegna ‘Si ghètat custu bandu’, promossa dal Comune di Quartu e in corso nell’ex Museo Etnografico e ora luogo di cultura Sa Dom’e Farra.
Durante la settimana sono proseguiti i laboratori di poesia improvvisata e sartoriale, entrambi molto partecipati. Il primo, tenuto dalle associazioni Su Scrignu de Campidanu e Boxis Campidanesas, permette di sottolineare la bellezza dei componimenti della tradizione, per trasmettere ai posteri, in particolare alle nuove generazioni, i segreti e le tecniche dell’arte. Il secondo, a cura del Gruppo Su Idanu, svela i dettami sartoriali dei capi che compongono i costumi quartesi.
Il prossimo appuntamento è in programma sabato 5 ottobre alle 19.30: sarà un’ occasione unica per indagare sulla procedura della vestizione, con riferimento all’abito di Gala e all’abito Padronale. La serata, a cura delle associazioni Su Idanu e Femminas, sarà quindi l’occasione per approfondire un altro aspetto della moda del passato, approfondendo i momenti legati alla preparazione dopo aver potuto ammirare il risultato finale nel corso dell’evento “Così Vestivano a Quartu", andato in scena la scorsa domenica per la IX edizione all’interno del Parco Matteotti.
Lunedì 7 invece sarà il giorno della presentazione di un’altra iniziativa da non perdere: nasce infatti il Premio Letterario ‘Città di Quartu Sant’Elena’, con l’obiettivo di stimolare la popolazione e accrescere le opportunità di sviluppo delle competenze nella lingua sarda. Il Premio, con partecipazione libera e gratuita, nasce da un’idea dell’Accademia della lingua sarda campidanese ONLUS, con la collaborazione del Lions Club di Quartu Sant’Elena e dell’Associazione Rimas. Tre le sezioni in concorso: Su Mutetu (o Poesia Cantata), Prosa, Teatro.
Ulteriori informazioni
Aggiornamento:
04/10/2024, 18:25