BULLISMO E CYBERBULLISMO, COORDINAMENTO CITTADINO PROGETTA IL NUOVO ANNO

Quartu rinnova il suo impegno sul fronte della lotta al bullismo e al cyberbullismo. L’Amministrazione comunale intende infatti rilanciare la rete cittadina del Coordinamento per il contrasto ai due fenomeni, un progetto giù ben avviato nel post pandemia e che si intende ora potenziare, con una sinergia sempre più solida e con nuove opportunità di sviluppo. Un primo incontro tra tutte le parti interessate si è tenuto nei giorni scorsi, un altro è già in programma per giugno.

Data:
17 maggio 2024

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Quartu rinnova il suo impegno sul fronte della lotta al bullismo e al cyberbullismo. L’Amministrazione comunale intende infatti rilanciare la rete cittadina del Coordinamento per il contrasto ai due fenomeni, un progetto giù ben avviato nel post pandemia e che si intende ora potenziare, con una sinergia sempre più solida e con nuove opportunità di sviluppo. Un primo incontro tra tutte le parti interessate si è tenuto nei giorni scorsi, un altro è già in programma per giugno.

Il bullismo rappresenta, da sempre, uno dei maggiori problemi nelle dinamiche dei ragazzi. È  identificato come un comportamento aggressivo, ripetuto nel tempo, caratterizzato non solo dalla volontà di vittimizzare un altro soggetto, ma anche da uno squilibrio di potere tra aggressore e vittima. Con l’avvento dei social-networks il fenomeno si è sviluppato anche in rete, assumendo caratteristiche che hanno comportato non una semplice trasposizione del fenomeno nell’etere, ma una dinamica con proprie caratteristiche, dove il cyberbullismo si caratterizza per il fatto che vittime ed aggressori non sono connotati da particolari caratteristiche fisiche. Resta però l’elemento unificante riguardo le conseguenze negative, in merito alla salute mentale e anche fisica.

L’Amministrazione Comunale intende porre in essere ulteriori azioni concrete per contrastare i due fenomeni. Si lavora quindi al potenziamento delle attività, che vengono proposte, elaborate e organizzate nell’ambito delle riunioni del Coordinamento Bullismo e Cyberbullismo, armonizzandole con quelle che le singole scuole portano avanti da sole.  Già nel corso della prima riunione programmatica, alla quale ha partecipato anche la Cooperativa Cemea, che si pone come partner del Comune nella promozione delle attività, è stata sottolineata la volontà dell’Amministrazione di consolidare la rete del Coordinamento. Anche per questo è stata convocata e si è poi svolta con rilevante anticipo rispetto all’avvio del nuovo anno scolastico, per riflettere sulle attività più efficaci e avere il tempo necessario a organizzarle.

Ed è emersa la volontà di porre l’attenzione sulle relazioni tra pari in maniera preventiva. Sono stati sottolineati gli effetti positivi generati da alcuni progetti che potrebbero essere ripetuti e si è proposto di coinvolgere nelle attività, in particolare nei laboratori, anche le scuole primarie, sollecitando la partecipazione dei genitori, in particolare riguardo la condivisione delle linee educative. Si è inoltre preso atto che gli interventi frontali sul tema in oggetto vengono ormai poco recepiti dagli studenti e che, quindi, l’interattività dei laboratori risulta essere una idea vincente. Particolare efficacia viene garantita dalle gite in struttura esterna alla scuola, durante le quali i ragazzi possono riflettere su sé stessi e sul gruppo, accelerando e indirizzando positivamente lo sviluppo delle relazioni aldilà della struttura “classe”; dei veri e propri campi scuola che si ipotizza di proporre in futuro all’inizio dell’anno scolastico e non alla fine come succede usualmente.

"Fin dal nostro insediamento abbiamo avviato un percorso dedicato a queste tematiche, cercando di comprendere esattamente le esigenze e i bisogni dei nostri giovani, sia bambini che ragazzi - spiega l'Assessora alla Pubblica Istruzione Cinzia Carta -. Uno dei pilastri fondamentali del progetto è stato mettere al centro gli studenti, proponendo metodi di apprendimento e coinvolgimento alternativi rispetto alla classica lezione frontale. I giovani non hanno bisogno di seminari o convegni teorici, ma di essere coinvolti attivamente in prima persona per comprendere il problema, riflettere su di esso e lavorare sui propri comportamenti, eventualmente anche in contesti diversi da quello scolastico. Il lavoro di squadra portato avanti con il Coordinamento sul bullismo sta confermando che questo approccio si sta rivelando efficace: è una grande soddisfazione, poiché significa che stiamo percorrendo la strada giusta".

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Aggiornamento:
18/05/2024, 12:25

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