Il Comune di Quartu Sant’Elena ha ottenuto la gestione del SIC di Mari Pintau ed è ora in procinto di redigere il suo nuovo piano. L’identificazione di un SIC o “Sito di Interesse Comunitario” nasce dalla Direttiva Europea Habitat, servita a sua volta come base legale per la Rete Natura 2000.
Lo scopo della Direttiva è quello di "salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati Membri al quale si applica il trattato" come riporta l’Art.2. Per il raggiungimento di questo obiettivo la Direttiva stabilisce misure atte ad assicurare il mantenimento o eventualmente il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat e delle specie di interesse comunitario.
“Sono gli Stati Membri dell’Unione Europea a dover individuare le aree di maggior pregio ambientale e con parametri di biodiversità che meritano di esser tutelati secondo le forme previste dalla classifica dei SIC così come delle ZPS -Zone di Protezione Speciale-” specifica l’Assessore all’Ambiente del Comune di Quartu Tore Sanna.
Le tutele previste dalla direttiva europea avverranno attraverso appositi piani di gestione elaborati in questo caso dal Comune di Quartu in quanto amministrazione incaricata della gestione del sito. Volendo entrare nel dettaglio, relativamente al SIC di Mari Pintau esiste già un piano di gestione realizzato al momento in cui venne istituito il sito nel lontano 2009, piano che però necessita di esser aggiornato in ragione dello stato attuale del litorale. Per ottemperare all’obiettivo di aggiornamento del piano di gestione, il Comune di Quartu si avvarrà di una equipe di esperti composta, fra i tanti, da biologi e geologi essenziali per valutare le condizioni attuali del litorale sotto ogni profilo col fine ultimo di indirizzare correttamente gli interventi di gestione e curare l’habitat nel suo insieme adoperando le migliori tecniche disponibili.
L'amministrazione comunale inoltre chiederà all'equipe tecnica di analizzare l’eventuale capacità massima di utenti sul suolo del litorale in modo da evitare che la massiccia presenza umana nel sito possa arrecare pregiudizio alla biodiversità.
“Il numero chiuso non si traduce obbligatoriamente nel pagamento di un ticket” Spiega l’Assessore Tore Sanna “Ci sono molti altri metodi per verificare le entrate e uscite dei visitatori, strumenti già ampiamente adoperati a Stintino, San Teodoro e altre località” precisa l’Assessore.
Sono ancora da definire invece le modalità per eventuali proposte di attività che si potranno svolgere all'interno dello specifico contesto ambientale di Mari Pintau, così come le eventuali aree di scambio nei pressi del sito. È anche chiaro che le tipologie di attività interne al sito dovranno esser compatibili con le necessità di tutela ambientale che scaturiranno dalle perizie del team di esperti.
Sotto il profilo dei finanziamenti, il Comune di Quartu riceverà fondi pari a 35.000 euro annui come contributo regionale per la gestione del SIC relativo al 2024 e al 2025, a cui si aggiungono altri 75.000 euro sempre di fonte regionale a titolo di contributo per la progettazione di interventi di difesa costiera e di riqualificazione del litorale, fondi derivanti dall’ultima variazione alla Previsione del Bilancio Finanziario annualità 2023/25 approvata il 1° dicembre 2023 in Consiglio Comunale.
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Aggiornamento:
11/12/2023, 13:54