PACE, DIALOGO E AMICIZIA, I GRUPPI FOLK DI SCIAMPITTA INCONTRANO LE ISTITUZIONI

Un incontro che si ripete ormai da anni, un appuntamento fisso dell’annuale Festival internazionale del Folklore, un momento conviviale in cui le istituzioni della città, in primis il Sindaco, ospitano e incontrano i gruppi provenienti dai più svariati e lontani Paesi del mondo, a testimonianza del senso di fratellanza della manifestazione.

Data:
17 luglio 2023

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Un incontro che si ripete ormai da anni, un appuntamento fisso dell’annuale Festival internazionale del Folklore, un momento conviviale in cui le istituzioni della città, in primis il Sindaco, ospitano e incontrano i gruppi provenienti dai più svariati e lontani Paesi del mondo, a testimonianza del senso di fratellanza della manifestazione.

È andato in scena stamattina, nella Sala Affreschi dell’Ex Convento dei Cappuccini il tradizionale scambio dei doni di Sciampitta, con il Sindaco Graziano Milia a fare gli onori di casa insieme all’Assessora alla Valorizzazione del Territorio Rossana Perra e a Gianni Orrù, Presidente dell’Associazione Città di Quarto 1928 organizzatrice della rassegna entrata a far parte, nel tempo, della ristretta cerchia degli eventi di rilevanza regionale e infatti sostenuta anche dalla Regione Sardegna.

La 38^ edizione, iniziata sabato 15 per proseguire come da programma sino a giovedì 20 luglio, prevede la partecipazione dei gruppi folk provenienti da Ecuador, Portogallo, Perù e Grecia. Dall’Europa all’America, popoli con culture molto diverse tra loro si ritrovano in città per una bella dimostrazione di dialogo, pace e amicizia, ognuno promotore delle sue musiche e delle sue danze, in una parola: delle sue tradizioni.

"Sciampitta per noi ha un significato molto importante: significa rappresentare il sentimento di una città, che nasce dalla voglia di conoscere gli altri e riconoscersi reciprocamente - ha commentato il Sindaco Milia -. In questa edizione mi sento particolarmente a casa, perché ospitiamo tante delegazioni che condividono con noi la matrice neo-latina. Viviamo oggi in un mondo molto difficile, dove prevale l’ansia, la paura, e dove sembra crollare anche l’illusione di vicinanza fornita dalla potenza dei mezzi digitali. Ecco perché incontrarsi, guardarsi negli occhi, assume come non mai un’importanza fondamentale. Questo è un festival che si fonda sulle tradizioni popolari. Chi in nome del modernismo imperversante qualche tempo fa pensava che fossero qualcosa da superare sbagliava: i popoli devono partire dalle loro radici, dalle loro tradizioni per poi aprirsi al mondo. Sciampitta per noi è questo: un patrimonio di identità da custodire e da offrire agli altri, in una vera e propria festa dei popoli" ha concluso il Primo Cittadino

Lo scambio dei doni è stata l’occasione per rinsaldare questo connubio, con i vari omaggi portati dai popoli ospiti ricambiati dall’Amministrazione comunale con un libro della Sardegna: arte, fotografie, storia dell’isola voleranno con i gruppi all’estero, sino al Sudamerica, per raccontare così anche in questi territori lontani quelle che sono le nostre straordinarie tradizioni.

La mattinata si è conclusa con una pillola di musiche tradizionali di ciascun Paese. Pochi minuti per ogni gruppo presente, con le voci, le armonie e gli strumenti tipici di ognuno, sempre accompagnati dal battere di mani degli altri partecipanti, a testimonianza dello spirito di condivisione e fratellanza che contraddistingue la manifestazione. Poi a conclusione dell’incontro una splendida ‘No potho reposare’ interpretata dal cantante quartese Peppino Patteri.

Un altro momento di integrazione, di stimolo alla cultura e alla conoscenza, tra strette di mano e sorrisi, per rinnovare questo patto di amicizia che negli anni ha portato a Quartu popoli di tutto il mondo, e fatto conoscere il patrimonio identitario della nostra città ben oltre i confini nazionali.

 

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Aggiornamento:
17/07/2023, 14:04

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