Un incontro che si ripete ormai da anni, un appuntamento fisso dell’annuale Festival internazionale del Folklore, un momento conviviale in cui le istituzioni della città, in primis il Sindaco, ospitano e incontrano i gruppi provenienti dai più svariati e lontani Paesi del mondo, a testimonianza del senso di fratellanza della manifestazione.
È andato in scena stamattina, nella Sala Affreschi dell’Ex Convento dei Cappuccini il tradizionale scambio dei doni di Sciampitta, con il Sindaco Graziano Milia a fare gli onori di casa insieme all’Assessora alla Valorizzazione del Territorio Rossana Perra e a Gianni Orrù, Presidente dell’Associazione Città di Quarto 1928 organizzatrice della rassegna entrata a far parte, nel tempo, della ristretta cerchia degli eventi di rilevanza regionale e infatti sostenuta anche dalla Regione Sardegna.
La 38^ edizione, iniziata sabato 15 per proseguire come da programma sino a giovedì 20 luglio, prevede la partecipazione dei gruppi folk provenienti da Ecuador, Portogallo, Perù e Grecia. Dall’Europa all’America, popoli con culture molto diverse tra loro si ritrovano in città per una bella dimostrazione di dialogo, pace e amicizia, ognuno promotore delle sue musiche e delle sue danze, in una parola: delle sue tradizioni.
"Sciampitta per noi ha un significato molto importante: significa rappresentare il sentimento di una città, che nasce dalla voglia di conoscere gli altri e riconoscersi reciprocamente - ha commentato il Sindaco Milia -. In questa edizione mi sento particolarmente a casa, perché ospitiamo tante delegazioni che condividono con noi la matrice neo-latina. Viviamo oggi in un mondo molto difficile, dove prevale l’ansia, la paura, e dove sembra crollare anche l’illusione di vicinanza fornita dalla potenza dei mezzi digitali. Ecco perché incontrarsi, guardarsi negli occhi, assume come non mai un’importanza fondamentale. Questo è un festival che si fonda sulle tradizioni popolari. Chi in nome del modernismo imperversante qualche tempo fa pensava che fossero qualcosa da superare sbagliava: i popoli devono partire dalle loro radici, dalle loro tradizioni per poi aprirsi al mondo. Sciampitta per noi è questo: un patrimonio di identità da custodire e da offrire agli altri, in una vera e propria festa dei popoli" ha concluso il Primo Cittadino
Lo scambio dei doni è stata l’occasione per rinsaldare questo connubio, con i vari omaggi portati dai popoli ospiti ricambiati dall’Amministrazione comunale con un libro della Sardegna: arte, fotografie, storia dell’isola voleranno con i gruppi all’estero, sino al Sudamerica, per raccontare così anche in questi territori lontani quelle che sono le nostre straordinarie tradizioni.
La mattinata si è conclusa con una pillola di musiche tradizionali di ciascun Paese. Pochi minuti per ogni gruppo presente, con le voci, le armonie e gli strumenti tipici di ognuno, sempre accompagnati dal battere di mani degli altri partecipanti, a testimonianza dello spirito di condivisione e fratellanza che contraddistingue la manifestazione. Poi a conclusione dell’incontro una splendida ‘No potho reposare’ interpretata dal cantante quartese Peppino Patteri.
Un altro momento di integrazione, di stimolo alla cultura e alla conoscenza, tra strette di mano e sorrisi, per rinnovare questo patto di amicizia che negli anni ha portato a Quartu popoli di tutto il mondo, e fatto conoscere il patrimonio identitario della nostra città ben oltre i confini nazionali.
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Aggiornamento:
17/07/2023, 14:04