Tradizioni, storia, canti popolari, arte. È un bellissimo concentrato di cultura quello da cui scaturisce e trae la propria linfa il festival internazionale del folklore di Quartu: la Sciampitta, ormai riconosciuta come patrimonio identitario della città e inserita da anni nel network dei grandi eventi regionali, perché in grado di promuovere la Sardegna anche fuori dai confini nazionali.
Ed è tutto pronto ormai per la 38^ edizione, che si terrà da sabato 15 a giovedì 20 luglio. Sei giorni di spettacoli, tutti in città, con la possibilità quest’anno di assistere alle esibizioni di gruppi folk provenienti da Ecuador, Portogallo, Perù e Grecia. Europa e Sudamerica quindi, ma ci saranno anche i gruppi locali, come ‘Su Idanu’, ‘Su Scrignu de Campidanu’, ‘Nodas’, ‘Gioventudi’ e ovviamente l’associazione Città di Quarto 1928, da sempre organizzatrice della manifestazione.
Non solo. Anche quest’anno è infatti in programma l’apporto dei gruppi sardi non quartesi: dai Tamburini e Trombettieri della Sartiglia di Oristano ai ‘Kellarious’ di Selargius. E poi la tradizione abbraccerà la contemporaneità grazie ai concerti di Antonio Pani, Lavinia Viscuso il gruppo etnico ‘A Ballare”. Non mancherà come sempre la voce di Peppino Patteri; e per la musica ecco anche i contributi della Scuola Civica Luigi Rachel e dell’associazione Incontri musicali. Parteciperà inoltre l’associazione Artifizio.
In attesa della prima serata, con la tradizionale messa dei popoli, la cerimonia al Monumento ai caduti e la sfilata nel centro città prima dell’apertura di rassegna in piazza, sabato 8 luglio è andato in scena il prologo: la presentazione del libro ‘Sa Crai’ di Igor Melis, con letture di Carlo Antonio Angioni e Margherita Puddu moderatrice, ha già fatto registrare una folta presenza di pubblico, a testimonianza dell’attesa e dell’interesse suscitato dalla manifestazione.
Il teatro centrale degli spettacoli sarà ancora una volta la piazza Mercato Civico, con la serata finale di mercoledì 14 che andrà in onda anche in diretta televisiva. Ulteriori iniziative ed eventi sono previsti presso l’Ex Caserma dei Cappuccini di via Brigata Sassari e nella storica dimora campidanese Sa Dom’e Farra.
Quasi a fare da cornice alla rassegna spazio anche all’arte, con due mostre allestite negli spazi comunali: una dedicata ai costumi sardi, a cura dell’associazione Su Scrignu de Campidanu, e una promossa da Bruno Secci, intitolata ‘Mediterranea’, tra pittura e scultura, con la partecipazione di diversi artisti locali.
La grande affluenza di persone prevista in occasione degli spettacoli ha reso necessario adottare opportune misure finalizzate a disciplinare il traffico veicolare in relazione alle esigenze della circolazione e per motivi riguardanti la pubblica incolumità. Tutti i dettagli sono consultabili nell’ordinanza in allegato.
Quartu è quindi ancora una volta pronta a porsi come esempio di dialogo e interazione tra popoli. Un concentrato di folklore, carico di energia e allegria, invaderà la città, pronta a corrispondere con il consueto interesse per la cultura e per le danze di popoli provenienti da lontano. Una settimana di parteciparazione corale che è diventata tradizione nella tradizione.
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Aggiornamento:
12/07/2023, 13:35