Proseguono gli incontri letterari promossi dal Comune di Quartu nella sede dell’ex convento di via Brigata Sassari, dove da due mesi viene ospitata la rassegna “Viaconvento” riservata a libri sardi. Mercoledì prossimo, 7 giugno, alle 18, sarà il turno del volume “Le case delle fate, l’incanto delle Domus de Janas”, scritto da Tonino Oppes con fotografie di Nicola Castangia. I due autori saranno intervistati dalla giornalista Manuela Arca, che ne ha curato la postfazione.
Il libro, ristampato dopo neppure quattro mesi dalla sua prima uscita, è un viaggio fantastico tra i luoghi delle Preistoria, alla scoperta dei più importanti ipogei dell’Isola, dove si incrociano storia e leggende. Si attraversa la Sardegna - oltre quaranta i siti visitati - in compagnia di una guida davvero speciale: Shardu, un personaggio di fantasia nato cinquemila anni fa e fautore di opere d’arte destinate a durare in eterno.
Le parole di Shardu, supportate da informazioni di carattere scientifico, e le incantevoli immagini di Castangia prendono per mano il lettore e, come per magia, lo portano indietro nel tempo quasi a contatto con i popoli preistorici che vissero tra il V e il III millennio avanti Cristo. Fu in quel lungo periodo che uomini tenaci e geniali, armati di sole pietre, scavarono la roccia per costruire le tombe in cui seppellire degnamente i propri defunti e custodire per sempre il loro ricordo.
Le Domus de Janas - nella fantasia popolare ‘case delle fate’ perché considerate abitazioni di creature magiche - sono tremilacinquecento, e ben trecento sono dipinte o scolpite con simboli sacri intimamente legati alla vita e al culto della morte. Testimonianza rara di un mondo lontano, quelle tombe -che presto potrebbero essere considerate dall’Unesco patrimonio dell’umanità - sono certamente opere dell’ingegno create da operai-scalpellini e architetti straordinari.
“Le case delle fate, l’incanto delle domus de janas” è stato presentato ultimamente al Salone del libro di Torino e nel giardino sonoro di San Sperate nell’ambito della rassegna Sant’Arte.
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Aggiornamento:
04/06/2023, 12:42