AL LICEO SCIENTIFICO BROTZU IL PROGETTO DI ARCOIRIS APS 'OLTRE LA GUERRA C'È LA VITA'

Fervono a Quartu le attività legate ai progetti di coesione sociale, finanziati dall’Assessorato ai Servizi Sociali e a favore di giovani e persone vulnerabili.

Data:
21 febbraio 2023

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Fervono a Quartu le attività legate ai progetti di coesione sociale, finanziati dall’Assessorato ai Servizi Sociali e a favore di giovani e persone vulnerabili. Con il coinvolgimento di associazioni, comitati, organizzazioni di volontariato, enti pubblici ed altri organismi di carattere privato,  l’Amministrazione ha infatti voluto incentivare la realizzazione di interventi capace di generare azioni innovative ed efficaci in tema di lotta al disagio e all’esclusione sociale, per sviluppare nuove opportunità e consolidare reti sociali attraverso il coinvolgimento attivo della cittadinanza.

L’obiettivo ultimo resta sempre quello di migliorare le condizioni di vivibilità nel territorio comunale, per promuovere la coesione sociale e garantire lo svago nel rispetto delle condizioni di vita di tutti, sviluppando la cultura della legalità e dell’osservanza delle regole della convivenza civile, attraverso interventi educativi e di sensibilizzazione rivolti ai giovani sull’uso corretto degli spazi, in un’ottica di prevenzione dei rischi per la salute individuale e collettiva, nonché di crescente protagonismo dei ragazzi nella costruzione di luoghi e stili di divertimento creativi.

L’associazione Arcoiris Promozione Sociale ha aderito al programma con l’iniziativa “Si può fare Quartu”, sostenendo le cinque proposte di altrettanti gruppi informali giovanili attraverso un percorso di formazione, tutoraggio, supporto e accompagnamento che mira alla concretizzazione delle stesse. Cinque diversi progetti che hanno coinvolto complessivamente più di trenta ragazzi e che sono ormai entrate nel vivo.

Il microprogetto intitolato “Oltre la guerra c’è la vita” è stato portato avanti da un gruppo di quattro componenti, giovanissime donne straniere dell’Afghanistan e dell’Ucraina che hanno così espresso la volontà di raccontare la vita nei loro Paesi di provenienza. Attraverso un kit didattico da presentare nelle scuole di Quartu Sant’Elena intendono contrastare la narrazione mediatica dominante, raccontando la loro terra d’origine andando oltre le dinamiche della guerra e della violenza.

Mercoledì 22 febbraio, alle ore 11.30, appuntamento al Liceo Scientifico Brotzu per la presentazione del microprogetto agli studenti, appunto a cura del gruppo informale di giovani donne afghane e ucraine. Un momento di crescita culturale sotto tutti i punti di vista, per accendere un faro sugli stili di vita, sugli usi e sui costumi di popoli  di terre lontane, ma anche per confrontarsi con loro in un mondo sempre più interdipendente.

 

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Aggiornamento:
22/02/2023, 09:18

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