'LA SARDEGNA SI DONA', LA CAMPAGNA REGIONALE PER SALVARE PIÙ VITE

In considerazione della preoccupante mancanza di sangue, la Regione Sardegna, in collaborazione la Struttura Regionale di Coordinamento per le Attività Trasfusionali e le associazioni Avis, Fidas, Fratres e ThalassAzione, ha promosso una campagna di sensibilizzazione per le donazioni.

Data:
12 luglio 2022

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In considerazione della preoccupante mancanza di sangue, la Regione Sardegna, in collaborazione la Struttura Regionale di Coordinamento per le Attività Trasfusionali e le associazioni Avis, Fidas, Fratres e ThalassAzione, ha promosso una campagna di sensibilizzazione per le donazioni.

L’obiettivo dell’iniziativa è duplice: da un lato incrementare il numero dei donatori, dall’altro fornire informazioni su come e dove donare, accentuando la consapevolezza del valore del dono e della solidarietà. Infatti nonostante la Sardegna sia una delle Regioni in cui si dona di più, non è ancora sufficiente. Serve ancora più consapevolezza e un maggiore coinvolgimento dei cittadini per far crescere la cultura delle donazioni, e poter così curare più persone e salvare molte vite.

Un'unica donazione di sangue può essere utilizzata fino a tre pazienti che ne hanno bisogno e le tipologie di donazione possono essere diverse. Si può donare il sangue intero, che viene utilizzato soprattutto per la produzione degli emocomponenti (plasma, piastrine, globuli rossi). Possono donarlo tutte le persone di età compresa tra 18 e 65 anni (salvo diverse indicazioni del medico); gli uomini e le donne in età non fertile possono farlo quattro volte all’anno con intervallo minimo di 3 mesi, mentre le donne in età fertile massimo due volte all’anno, anche in questo caso con un intervallo minimo di 3 mesi.

Un altro metodo prevede la donazione tramite una procedura chiamata aferesi, che utilizza un ‘separatore cellulare’ per ottenere un solo componente del sangue. Si concretizza così il prelievo di plasma (plasmaferesi), che viene separato dalle altre cellule del sangue, a loro volta reinfuse nel circolo sanguigno. Le proteine essenziali contenute nel plasma possono essere utilizzate per la prevenzione e il trattamento di numerose patologie; può essere trasfuso direttamente al paziente o utilizzato dall’industria farmaceutica per la produzione di medicinali. La frequenza consentita è ogni 14 giorni.

La terza possibilità interessa le piastrine, tramite piastrinoaferesi. È possibile donare fino a 6 volte l’anno.

È inoltre possibile donare il midollo osseo, fondamentale per la cura di leucemie, talassemie e altre gravi patologie. Le partorienti possono donare il sangue cordonale. Le cellule staminali (emopoietiche) del cordone ombelicale, molto simili a quelle del midollo osseo, sono in grado di rigenerare le cellule del sangue periferico: i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine.

Ulteriori informazioni

Aggiornamento:
12/07/2022, 09:58

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