La Sardegna è la prima regione in Italia per numero di siti archeologici: ben 54 sulle 206 aree più 81 parchi archeologici censiti in tutta Italia, che equivale al 18,4% del totale complessivo. Un primato importante che è il risultato di un passato ancora poco conosciuto e che per questo merita assoluta attenzione e un’adeguata valorizzazione. In tale ottica sono tanti i progetti in atto, anche in chiave multimediale, con processi di digitalizzazione particolarmente interessanti.
Sul litorale di Quartu, in località Is Mortorius, spicca maestoso il Nuraghe Diana, affacciato sul mare e testimonianza delle capacità del popolo nuragico di dialogare con le altre civiltà. Un sito di rilevante interesse che merita l’attenzione del grande pubblico. L’Amministrazione comunale sta lavorando in tale ottica, anche con l’organizzazione nel sito di eventi e spettacoli, concerti e conferenze, che hanno accompagnato le stagioni estive ed autunnali riscuotendo un ottimo successo di pubblico.
Ulteriore visibilità si intende dare con l’allestimento multimediale sul sito archeologico curato dalla Digital Day Events in collaborazione con l’archeologa Patrizia Zuncheddu, che sarà inaugurato il 29 dicembre alle 18.30, presso l’ex Convento dei Cappuccini di via Brigata Sassari. Tramite due modelli in scala 1:50 del sito archeologico, sarà possibile vedere il rilievo del sito archeologico e la ricostruzione virtuale di com’era nel periodo di massimo splendore, ovvero 3500 anni fa. In mostra anche foto inedite degli scavi e dei pannelli con immagini del progetto di scavo. Nell’occasione è previsto anche un concerto jazz, con Marco Argiolas al clarinetto e Alessandro Atzori al contrabbasso.
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Aggiornamento:
27/12/2021, 14:17