Grazie al posizionamento dei nuovi contenitori bianchi nei punti strategici della città, parte la raccolta di abiti usati a Quartu Sant’Elena.
Il servizio, avviato in collaborazione con la De Vizia, società che gestisce la raccolta dei rifiuti urbani nel Comune, permette di destinare indumenti, ma anche biancheria, tende, borse, cinture, scarpe, coperte, cappelli, scarpe appaiate e altri accessori. Recuperare gli abiti usati ha una doppia finalità. Da una parte permette di aiutare le persone più povere, che non hanno la possibilità di acquistarli, dall’altra si protegge l’ambiente, perché si riduce lo spreco di materie prime.
Riciclare un chilogrammo di abiti usati evita l’emissione di 3.6 chili di CO2 e consente il risparmio di 6000 litri di acqua, nonché il mancato utilizzo di 300 grammi di fertilizzanti e 200 grammi di pesticidi. Tenendo conto che ogni cittadino italiano si libera mediamente di circa 15/20 chili di indumenti all’anno, è possibile calcolare quanti risultati si possono ottenere da questa iniziativa ai fini del rispetto dell’ambiente. Infatti gli indumenti, che verranno appositamente trattati per poter essere riciclati, non finiranno più all’interno dei sacchi dell’indifferenziata, evitando così continuino a sommarsi alla quantità di rifiuti prodotti ogni giorno e riducendo di conseguenza il totale destinato all’inceneritore.
Gli abiti e gli altri indumenti devono essere depositati in buste ben chiuse nell’apposito contenitore stradale bianco, in tutto una cinquantina circa, distribuiti in tutta la città e sul litorale. Per l’ubicazione completa è possibile visitare il sito www.deviziaquartu.com oppure scaricare l’app. Si invitano i cittadini a non abbandonare le buste colme di indumenti usati fuori dai contenitori, perché secondo la normativa sarebbero considerati rifiuti abbandonati e quindi non riciclabili.
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Aggiornamento:
02/08/2021, 10:16