Un dibattito su progetti e obiettivi per dare carattere universitario alla terza città della Sardegna
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A Spazio Pira presenti giovani e istituzioni.
13 Aprile 2025
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Nelle nuove e accoglienti sale dello Spazio Pira si è svolto l’incontro UniQuartu – Il futuro dell’ateneo nella nostra città’, promosso dalla Consulta dei Giovani di Quartu, in collaborazione con il Comune di Quartu. Tanti i ragazzi presenti nel pubblico, interessati a saperne di più su obiettivi e progetti, sulla strada da percorrere per dare carattere universitario alla terza città della Sardegna.
Una piccola assemblea pubblica, un dibattito costruttivo sull’opportunità di portare a Quartu servizi universitari, sulle politiche da mettere in atto per attrarli, a vantaggio dei giovani quartesi ma più in generale della città tutta, per la crescita che potrebbe garantire in termini culturali, e conseguentemente economici e di vitalità. Una spinta importante può arrivare appunto delle nuove generazioni, che oggi vivono quel mondo dall’interno e conoscono i valori che lo contraddistinguono, così come le esigenze.
“Negli anni l’Amministrazione ha dato sempre più spazio alle associazioni e ha voluto anche la nascita della Consulta dei Giovani, perché è convinta dell’importanza di dare voce ai ragazzi, che rappresentano un importante tessuto di idee di un territorio e sono il futuro della società” ha spiegato in occasione dei saluti istituzionali l’Assessore ai Servizi sociali e alle Politiche generazionali Marco Camboni.
Nell’occasione è arrivato il contributo di Edoardo Angioni, Presidente della Consulta dei Giovani, Stefan Caldarus, Rappresentante degli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Riccardo Mulas, Rappresentante degli studenti del corso in Scienze Politiche, e Lorenzo Dulcis, Rappresentante degli studenti del CUS.
Dagli interventi è emerso come nella Quartu del futuro, in un’ottica di sviluppo universitario, i giovani vedano un trasporto pubblico locale sempre più forte, puntuale, smart, ma sperino anche nella crescita dell’offerta in termini di svago, soprattutto notturno. Inoltre gradirebbero un potenziamento dei presidi sanitari, a tutela della salute, così come, sempre sul tema del benessere fisico, una forte strutturazione sullo sport, con il presidio CUS di via Perdabona che già rappresenta un buon punto di partenza, soprattutto per gli amanti della corsa e della bici.
Nell’occasione, l’Assessore comunale all’Urbanistica Aldo Vanini ha rappresentato i progetti avviati in merito dall’Amministrazione: “La terza città della Sardegna merita più peso nel contesto metropolitano, ma per darle un altro ruolo, per trasformarla in un Comune dove le persone vogliano stabilirsi, occorre trovare il modo oltre che il desiderio di crescere, e puntare sulla componente giovanile è una strategia vincente. Occorre quindi mettere a sistema le potenzialità di un territorio vasto ed eterogeneo. Lo stiamo facendo con il progetto di Fornaci Picci, con l’imminente riapertura del velodromo, con le soluzioni trovate per Is Arenas e con tanti altri progetti avviati”.
“L’università è ottimale nell’assurgere al compito di ripartire i servizi nel territorio di una città metropolitana - ha proseguito l’esponente della Giunta Milia -. In tal senso la politica pensata e messa in atto per dare funzione a Quartu prevede la rinascita del complesso dell’ex distillerie Capra, che grazie a un finanziamento di 6 milioni di euro da fabbrica di bibite diventerà dipartimento universitario, per didattica e ricerca. Assumerà una configurazione che consente di immaginarla come posto aperto alla città, con una piazza urbana. Contiamo di poter almeno avviare il cantiere entro metà 2026. E siccome è inutile parlare di campus se non ci si vive, per dare un contributo alla residenzialità si è avviato anche un progetto di riqualificazione dell’ex casa del pensionato, una struttura assolutamente adatta ad essere trasformata in studentato, con un centinaio di posti disponibili. La residenzialità fungerà da collante di sistema”.
Presenti all’iniziativa anche i progettisti dell’Università di Cagliari che si stanno occupando della riqualificazione delle Distillerie Capra, Stefano Cadoni e Francesco Marras. Nell’occasione hanno spiegato che “il recupero di una struttura in terra cruda in centro storico è sicuramente apprezzabile, così come costruire un edificio manifesto che possa rappresentare un punto di riferimento della città. Il compito dell’università, oltre allo studio, è anche quello di dare sostegno agli investimenti e alla progettualità. Le Distillerie Capra rappresentano l’innesto di un presidio, rinsaldano un radicamento che permette di creare aggregazione”. Nello specifico "la dissoluzione mostra una certa urgenza nel processo di recupero di una realtà economica che è stata molto importante per la città di Quartu. Il progetto prevede il ripristino della continuità muraria, nel rispetto del contesto del centro storico e con materiali certificati, con altissime prestazioni termiche e acustiche. Il polo di ricerca avrà spazi del coworking nel Palazzetto affacciato sulla piazza di Santa Maria, aule a auditorium, uffici e spazi per la ricerca, laboratori, il punto ristoro e una piazza pubblica”.
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13 Aprile 2025