“Il parternariato si propone la riqualificazione energetica di tutti gli edifici comunali scolastici e non, per un totale di 36 edifici”, spiega l’Assessore comunale ai Lavori Pubblici Antonio Conti. “Ciò comprende l’ adeguamento delle apparecchiature già installate nei locali, la modifica di alcuni circuiti delle reti di distribuzione a partire dalle centrali di produzione, la trasformazione termica e/o frigorifera degli impianti, l’adeguamento di terminali emissivi e relativi dispositivi deputati alla termoregolazione all’interno. Gli interventi smart sono poi relativi a installazione di pannelli, sonde per il monitoraggio dei parametri e illuminazione per 5 passaggi pedonali”.
Ancora: “Il servizio include la fornitura di energia elettrica, quella di combustibili, la fornitura per gli impianti termici ed elettrici e nell’ambito di questo servizio il partner privato si fa carico di assumere il ruolo di terzo responsabile, facendo proprie tutte le incombenze tecnico amministrative. Il pronto intervento e la reperibilità h 24 sono altresì inclusi nell’accordo di concessione”
L’affidamento del servizio di gestione integrata, manutenzione, e fornitura di energia rappresenta la prima partnership pubblico privata attivata di fatto dal Comune di Quartu Sant’Elena, secondo quanto previsto dagli articoli 193 e 200 del D.lgs 36/2023 che disciplinano la materia consentendo agli investitori istituzionali di avvalersi, nell’affidamento di determinate tipologie di lavori o di servizi, della capacità di operatori economici in possesso dei requisiti di idoneità previamente stabiliti tramite procedura di bando.
Da rilevare anche il quadro economico di assoluta rilevanza che sostiene l’idea di partnership: l’importo complessivo è pari a € 15.774.120,00 (€ 12.929.606,56 per lavori e servizi e € 2.844.513,44 per IVA di legge), di cui € 3.711.738,41 per investimenti interamente a carico del partner privato. Il canone dell’Amministrazione da corrispondere al concessionario sarà di 985 mila euro all’anno. A fronte di ciò, si prevedono risparmi energetici per 56% dei consumi di gasolio e 18% per quanto riguarda la corrente elettrica. Qualora i risultati attesi non dovessero essere raggiunti i rischi rimarrebbero a carico del proponente, mentre se venissero prodotti risparmi aggiuntivi sarebbero ripartiti equamente fra il concessionario e l’amministrazione.
“A parità di spesa annua l’Amministrazione avrà un guadagno netto di investimenti rilevante ed una gestione più moderna ed efficiente degli impianti derivante dalla minor dispersione energetica”, conclude l’Assessore Conti.