Al Parco Europa inaugurata la 'Panchina Europea' con tanti studenti e la scuola civica di musica di Quartu

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L'iniziativa promossa dal Movimento Federalista Europeo è stata patrocinata dal Comune.

Data:

10 Maggio 2025

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Anche Quartu ha partecipato alle celebrazioni per la festa dell’Europa, con un giorno di ‘ritardo’ rispetto al 9 maggio per favorire la partecipazione nella giornata di sabato. Al Parco Europa è stata inaugurata la panchina europea, una proposta del Movimento Federalista Europeo sposata, e conseguentemente patrocinata, dal Comune, alla presenza di istituzioni, cittadini e tanti studenti.

Simbolicamente questa giornata è un momento molto importante. Perché celebra la nostra identità di cittadine e cittadini europei, celebra l'unità e la fratellanza dei popoli europei, al di là delle differenze linguistiche e culturali - ha dichiarato Costanza Concu, segretaria cittadina del movimento -. Ci permette di riaffermare i valori in cui crediamo, i valori europei, che sono quelli della pace, della libertà, della democrazia, del rispetto dei diritti. Concetti fondamentali, che troppo spesso diamo per scontati. E invece occorre vigilare, occorre difenderli, occorre rafforzarli e per farlo occorre rafforzare l'Unione Europea, renderla più unita, più forte, realizzando finalmente quello che fu il sogno dei padri fondatori dell'Unione Europea: gli Stati Uniti d'Europa, un soggetto politico unico, forte, capace di sedersi con autorevolezza nei tavoli internazionali dove si decide il destino del mondo, e avere la capacità di dialogare.

Il 9 maggio di 75 anni fa, nel 1950, il ministro degli esteri francese Robert Schuman propose per la prima volta quella che poteva essere un'idea semplice ma allo stesso tempo anche rivoluzionaria: gettare le basi dell’Unione Europea, proporre la cooperazione tra i Paesi per costruire la pace. È da quel sogno politico che milioni di persone iniziarono a sentirsi parte di qualcosa di grande e di voler appunto condividere come un'unica comunità diritti, valori e responsabilità.

“La panchina che inauguriamo oggi ha un valore simbolico potente - ha dichiarato nel suo intervento l’Assessora alla Pubblica Istruzione Cinzia Carta -. Sarà li a ricordarci tante occasioni che oggi abbiamo, ma i nostri genitori, i nostri giovani non avevamo. Ci ricorda che possiamo viaggiare in qualunque Paese UE senza frontiere, senza limiti. Possiamo decidere di andare a lavorare o di andare a vivere o a studiare in altri Stati in uno spazio di libertà condiviso. Ed è un’Unione Europea che garantisce i diritti fondamentali, che tutela l'ambiente, che affronta le sfide sanitarie. Un'Europa che aiuta i cittadini in difficoltà e continua a costruire la pace. Come è stato detto anche dal Presidente Mattarella nella giornata di ieri, di fronte alle difficoltà alle quali la nostra comunità internazionale è quotidianamente esposta, non dobbiamo arretrare, ma dobbiamo affrontarle con coraggio, perché altrimenti rischiamo di perdere tutti quei diritti, quei valori che abbiamo acquisito nel tempo, che costituiscono la pietra angolare del nostro processo di integrazione. E noi lo affrontiamo oggi celebrando la giornata dell'Europa insieme agli studenti, voi giovani che costituite il futuro dell'Europa. Abbiamo ancora tanta strada da fare, possiamo farlo tutti assieme costruendo ponti piuttosto che muri.

A seguire è intervenuto Francesco Piludu, Dirigente AICCRE, l’associazione dei Comuni che mette in rete tutte le realtà locali dell'Unione Europea: “Inauguriamo questa panchina perché fermamente vogliamo dire a tutta la nostra comunità che siamo europei e che l'Europa fa parte delle nostre vite, permette a noi italiani e sardi di poter avere tantissime opportunità. Il nostro ruolo come associazioni, come comunità locali, come amministrazioni locali ma anche come scuole è quello di utilizzare queste opportunità per permettere a tutti noi, a chi è più giovane, di andare a visitare il nostro continente e scoprire cosa è stato realizzato prima di noi e metterlo nel nostro bagaglio per poterlo rilanciare verso il futuro. L'Europa è la nostra storia, è la storia di tutte le nazioni che la compongono e di tutte quelle che nei prossimi anni andranno ad implementare e ad allargare l'Unione Europea. È una storia fatta di difficoltà, di guerre che ci siamo messi alle spalle e oggi questa forza deve essere usata per dire al mondo che non devono esserci più guerre, che deve esserci pace. Lo rilanciano le istituzioni europee, lo rilancia chi nell'Europa ci vive, le istituzioni nazionali, lo rilancia il Vaticano, lo abbiamo sentito anche in questi giorni, perché la pace è il fondamento dell'Europa. 70 anni di pace derivano dalla forza che l'Europa ci ha dato di costruire un continente unito, sempre più unito e andremo pian piano ad allargarlo anche verso l'Ucraina, anche verso altri paesi dell'Est. Essere europei è essere una generazione che guarda il futuro, che utilizza le nuove tecnologie, che sa affrontare il futuro insieme, collaborando e lavorando insieme, anche tra amministrazioni e associazioni, perché questa è la prospettiva che dobbiamo darci”.

Lorenzo Pucci, Segretario, della consulta dei giovani di Quartu, ha poi parlato della sua esperienza personale legata all'Unione Europea: “Cinque anni fa ho avuto la fortuna di partecipare a uno dei progetti più importanti dell'Unione Europea: il progetto Erasmus. Partendo ho avuto la possibilità non soltanto di migliorare la lingua, ma di mettermi alla prova, di scoprire una nuova cultura e, cosa più importante, di fare tante amicizie, di migliorare anche dal punto di vista personale. Io vedo qua tantissimi ragazzi, ragazze giovani e il consiglio che vi posso dare è partire. Partendo per la prima volta mi son sentito europeo per davvero, perché mi son confrontato con persone che venivano da ogni parte dell'Europa, non soltanto banalmente con una cena culturale, ma parlando anche dei problemi, delle cose che non vanno e di quelle che invece vanno bene di casa nostra. Quindi il consiglio che do ai giovani è partire, esplorare, e non smettere di credere in un'Europa, perché abbiamo bisogno di speranza.

L’evento è poi proseguito con un contributo musicale a cura della Scuola Civica di Musica di Quartu, alcune letture di brani tratti dal Manifesto di Ventotene e altre citazioni simboliche a cura dell’Università della Terza età di Quartu e dei ragazzi delle scuole medie e superiori. Hanno infatti partecipato l’Istituto comprensivo Porcu-Satta, il Liceo Classico, Linguistico e Scienze umane ‘Motzo’ di Quartu e l’istituto ‘Levi’. E dopo la breve rappresentazione teatrale de “L’Alba del Manifesto di Ventotene”, a cura del gruppo teatrale ‘Teatro del Segno’ e dedicata alla nascita del testo fondativo dell’europeismo democratico, il momento finale con il taglio del nastro. Anche Quartu ora ha la sua panchina europea.

A cura di

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via Eligio Porcu - 09045

Ultimo aggiornamento

10 Maggio 2025

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