All'Ex Convento la proiezione del documentario 'Altri animali' celebra la continua crescita del 'Progetto Quartu'

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Il prossimo obiettivo è l'apertura di un'oasi per i cani.

Data:

26 Marzo 2025

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1 Min

Il movimento animalista quartese si è ritrovato oggi all’Ex Convento dei Cappuccini in occasione della proiezione del documentario Altri animali, un viaggio visivo che intreccia scienza ed empatia. L’iniziativa è stato un modo per celebrare il ruolo di città pilota nella tutela della sanità animale assunto grazie al Progetto Quartu. Il rispetto e la cura per tutti gli esseri viventi è il motivo ispiratore di un programma che in 4 anni ha fruttato centinaia di sterilizzazioni e che ora mette nel mirino anche l’apertura di un’oasi canina.

In un mondo in cui il progresso scientifico si accompagna a una crescente consapevolezza etica, Altri animali rappresenta molto più di un semplice documentario: è uno strumento profondo di riflessione e un appello all’impegno collettivo per la costruzione di una società in cui la cittadinanza animale diventi un valore concreto e universale. Attraverso la regia di Guido Votano, con il contributo dei veterinari Monica Pais e Paolo Briguglio, il film svela la realtà straordinaria della Clinica Veterinaria ‘Due Mari’, dove ogni animale curato va oltre il ruolo di paziente, divenendo simbolo della nostra responsabilità verso le altre specie e un invito a instaurare un rapporto basato su rispetto e reciprocità tra uomini e animali.

Altri animali non si limita a raccontare il quotidiano della medicina veterinaria, essendo altresì un messaggio chiaro sull’urgenza di educare la società civile a prendersi cura di chi condivide con noi questo mondo. Sostenuto dalla Film Commission della Regione Sardegna, il documentario enfatizza come la cura veterinaria non sia solo scienza e tecnica, ma un atto di cittadinanza che coinvolge ognuno di noi nel riconoscere e coltivare il legame con l’altro animale.

E l’impegno dei due veterinari trova riscontro anche nell’onlus Effetto Palla Odv, da loro stessi fondata e attiva ormai da anni anche a Quartu, con un fitto programma di sterilizzazioni e monitoraggio cani e gatte di proprietà e colonie feline non riconosciute, nonché nella campagna di sensibilizzazione riguardo il benessere animale.

I numeri sono importanti e in città traducono strategie concrete: dal 2022 ad oggi sono state sterilizzate 172 cagne - 9 nel 2025 -, di cui 21 appartenenti ad aziende agropastorali, e 221 gatte - 47 nel 2025 -, di cui 180 di colonie feline non riconosciute. Non solo, spazio anche alle convenzioni per le chirurgie con 6 cliniche e/o ambulatori veterinari del territorio di Quartu. È la conferma dell’efficacia delle politiche adottate per la tutela della salute animale e di un’attenzione costante rivolta al benessere di ogni creatura.

“Il nostro rapporto con gli animali necessita sempre di più di una rivalutazione e di una valorizzazione - ha dichiarato il sindaco Graziano Milia in apertura di serata -. Viviamo in una società che conosce poco il dialogo e che porta con sé molta solitudine. Il rapporto con gli animali è qualcosa che spesso ci aiuta a superare queste difficoltà. Devo pertanto ringraziare Monica, Paolo e l'associazione non solo per aver accolto l’invito di portare a Quartu questo documentario, ma ancor prima per aver accettato di svolgere insieme a noi , al nostro Garante degli animali, al Nucleo di Vigilanza ambientale, ai Vigili urbani, un’attività veramente importante di sterilizzazione e anche di informazione. Il nostro intento è quello di continuare questa collaborazione che dura ormai da anni, che ha prodotto dei numeri importanti e che vogliamo ulteriormente implementare. Il prossimo obiettivo - ha poi annunciato il Primo Cittadino - sarà quello di lavorare per la costruzione di un’oasi, sperando che funga da esempio e spinga i cittadini a ripetere esperienze di questo tipo”.

L’apertura di un’oasi ha costi decisamente minori rispetto a un canile. Gli animali ospitati sono molti di meno ed è quindi possibile gestirli in maniera diversa. Inoltre permette di avviare dei progetti sociali nei quali i volontari che vogliono fare qualcosa per gli animali possono farlo, promuovendo l’organizzazione di attività e garantendo agli amici a quattro zampe condizioni di socialità simili a quelli che avrebbero in libertà, se non maggiori. E ne guadagna anche l’indice di adottabilità, sempre elevatissimo, perché i cani più adottati sono quelli più felici.

Monica Pais ha contraccambiato il plauso al Sindaco “per la sensibilità non solo dichiarata ma messa in campo nella gestione degli animali di nessuno, ovvero randagi, quelli che non hanno un proprietario. Sono stata davvero felice di iniziare a collaborare con un’Amministrazione che non si limita a guardare al problema dei cani liberi, ma lavora con lungimiranza nella gestione degli animali, puntando anche sulla sensibilizzazione della cittadinanza per trovare, nell’interesse di tutti, la quadra tra il miglioramento delle condizioni di salute degli animali di nessuno e l’impatto economico per sostenerli, diventato ormai insopportabile. L’oasi è un’altra risposta in tal senso, perché nasce come idea di migliorare in primis la condizione degli animali, creando un luogo dove non perdono la possibilità di essere aiutati  - cosa che succede quando c'è un grosso assembramento di animali nello stesso posto -,  e contestualmente garantisce una diminuzione enorme dei costi di gestione” ha concluso la veterinaria.

A cura di

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via Eligio Porcu - 09045

Ultimo aggiornamento

27 Marzo 2025

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