‘Il Canto Sardo nella Storia dell'Isola’, una serata per la valorizzazione della tradizione musicale della Sardegna
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Il nuovo appuntamento di ViaConvento Estate coincide con l'apertura della 40^ edizione di Sciampitta.
27 Giugno 2025
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Il nuovo appuntamento con ViaConvento Estate coincide con l’apertura della 40esima edizione di Sciampitta. Un’iniziativa condivisa con l’Associazione Città di Quartu 1928 per entrare nel cuore della tradizione folkloristica isolana. Non una, ma ben due presentazioni di libri, nell’ambito di una serata dal titolo ‘Il Canto Sardo nella Storia dell'Isola’, volto alla scoperta e alla valorizzazione della tradizione musicale della Sardegna.
La serata prevede in apertura la presentazione del libro di Egidio Bellorini ‘Canti popolari sardi raccolti a Nuoro’, evento promosso in collaborazione con Elena Ledda Vox e Associazione Incontri Musicali. L’autore, nato a Milano nel 1865, fu insegnante e studioso di grande rilievo. Dopo gli studi all’Accademia scientifico-letteraria di Milano e la specializzazione in filologia a Firenze, dal 1888 al 1896 Bellorini visse in Sardegna, insegnando tra Nuoro e Cagliari, e lasciando un segno significativo nell’Isola per la sua capacità di unire impegno didattico e ricerca.
Il libro rappresenta un universo brulicante di vita, in cui si esplica una fase culturale peculiare della storia dell'Isola. Grazie a un’importante raccolta di poesie popolari, si realizza uno studio della lingua e della pronuncia del sardo e della tradizione tra mutos, battorinas e altre canthoneddas, che riporta, dalla viva voce del popolo, specialmente donne, più di 700 canti: da quelli in cui si tessono le lodi dell’amato alle promesse d’amore e alle sue pene, tra congedi e rifiuti, fino ai contrasti amorosi. Non mancano i mutos satirici (i ’mmalas), che mettono in evidenza i difetti fisici e morali, e i canti burleschi. Frutto della stessa campagna di studio sono il Saggio dei canti popolari nuoresi del 1892 e le Ninne-nanne e cantilene infantili, che, per tipologia di componimenti, completano questa grande raccolta del patrimonio poetico sardo.
L’iniziativa prevede l’intervento di Roberto Milleddu, studioso appassionato e profondo conoscitore dell’attività musicale isolana. Figura chiave nella riscoperta e valorizzazione dell’arte organaria in Sardegna tra il XVII e XIX secolo, Milleddu da oltre trent’anni si dedica con rigore alla ricerca musicologica e organologica, con la pubblicazione di articoli e saggi monografici volti a far rivivere il patrimonio storico. È stato inoltre protagonista di cicli di conferenze-concerti dedicati al recupero e alla tutela degli organi storici, contribuendo a restituire al pubblico il fascino e la voce autentica del passato musicale sardo.
A seguire spazio alla presentazione di un altro libro: ‘Cagliari in coro’ di Maria Grazia Batzella, che nell’occasione dialogherà con Myriam Quaquero. Si tratta di un’opera dal grande valore storico e culturale, che ricostruisce il percorso della coralità a Cagliari dai primi anni del Novecento. Frutto di un’attenta e approfondita ricerca, il libro trova posto in un ampio scenario musicale, documentando la nascita dei primi cori lirici cittadini e la loro trasformazione in associazioni durante il Ventennio fascista e nel secondo Dopoguerra. Tra le prime e più significative spicca la Corale “Giuseppe Verdi”, assorbita dal regime fascista e rinominata “I Canterini Sardi” sotto la guida di Luigi Rachel. In questa fase, il coro viene impiegato come strumento di propaganda, con brani della tradizione sarda rielaborati per promuovere i valori del regime. Nel secondo dopoguerra, uno degli allievi di Rachel, Gustavo Melis, raccoglie l’eredità del maestro, fondando la Corale San Mauro e dirigendo il Coro Polifonico del Centro Universitario Musicale (CUM). L’indagine racconta di una Cagliari il cui canto corale diventa espressione di identità collettiva, educazione e partecipazione sociale.
Durante la sua attività, l’autrice ha saputo unire mondi apparentemente distanti: la medicina e la musica. Negli anni Settanta, mentre partecipava alle attività del Centro Universitario Musicale come corista e membro del direttivo, si laureò in Medicina e Chirurgia all’Università di Cagliari. Nonostante la sua carriera ospedaliera, dagli anni Novanta ha fatto parte per vent’anni del coro ‘Sine Nomine’ di Capoterra, confermando il suo legame profondo con la musica. E nel 2012, dopo il pensionamento, si è iscritta al corso di Etnomusicologia del Conservatorio di Cagliari, dove ha approfondito lo studio della coralità e della musica sotto l’aspetto storico e sociale, laureandosi con una tesi innovativa su Luigi Rachel e il fascismo. A completare la sua carriera universitaria, la laurea magistrale in Storia e Società.
L’evento è in programma sabato 28 giugno alle 19 in quella che è ormai da mezzo secolo la casa della tradizione a Quartu: Sa Dom’e Farra. Dopo i saluti istituzionali, è previsto un momento musicale che vedrà protagonisti Gianfranco Meloni alle launeddas e Antonio Leoni alla voce, con Margherita Puddu come presentatrice.
Il programma prevede la partecipazione di diversi esperti e appassionati del settore della musica tradizionale, che nell’occasione si riuniranno per esplorare l'evoluzione del canto sardo e il suo impatto sulle culture locali. Durante la serata è prevista anche la presentazione del programma della 40ª Edizione del Festival Sciampitta 2025.
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27 Giugno 2025