Dopo aver firmato la dichiarazione internazionale per la lotta all'HIV/AIDS ed essere così entrata nel circuito delle Fast Track Cities - primo Comune in Sardegna -, Quartu prosegue il suo impegno in collaborazione con Lila Cagliari per il contrasto alle nuove infezioni da HIV e la riduzione dello stigma nei confronti di chi ha contratto il virus con l’avvio di un apposito progetto di Coesione sociale.
La rete internazionale Fast Track Cities è una partnership globale tra municipalità di tutto il mondo che, insieme a IAPAC (Associazione Internazionale di Operatori Specializzati nella cura dell’AIDS), condivide l’UNAIDS (il Programma Congiunto delle Nazioni Unite per l’AIDS/HIV) e si attiva anche con azioni a livello locale utili ad avvicinare l’obiettivo ONU di sconfiggere l’AIDS entro il 2030. Le attività mirano quindi a un risultato, ambizioso ma possibile, di raggiungere il traguardo del 95-95-95, ovvero far sì che il 95% delle persone con HIV venga a conoscenza del proprio stato sierologico, che il 95% entri in terapia antiretrovirale e che il 95% ottenga una carica virale non rilevabile, stato che rende gli individui con HIV non infettivi.
Nell’ambito di questa volontà l’Amministrazione comunale ha finanziato il progetto di Coesione sociale ‘Fight HIV stigma - Combattiamo l’HIV con l’arma più potente: l’informazione’, proposto dall’Associazione Lila (Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS), sede di Cagliari, con la supervisione dell’Assessorato ai Servizi sociali e alle Politiche generazionali.
Il progetto prevede diverse attività utili a migliorare l’informazione della cittadinanza, con particolare riferimento alla fascia giovanile. Azioni mirate che si concretizzeranno innanzitutto con una campagna di affissione di pannelli stradali riguardanti il tema del virus HIV e altre IST (infezioni sessualmente trasmissibili). Verrà inoltre proposta una giornata di test HIV e anche HCV (virus dell’epatite C), all’interno dei locali individuati e messi a disposizione dall’Amministrazione comunale. Infine sarà allestita una mostra negli spazi della Social Gallery, la galleria di via Eligio Porcu dove ormai da anni si avvicendano mostre di pittura, scultura, cinema e fotografia. Condividendo con l’associazione Labor, che gestisce il centro culturale, l’obiettivo di contrastare lo stigma sulle persone con HIV, è previsto un allestimento estratto dalle campagne LILA negli anni.
“Con i progetti di Coesione sociale l’Amministrazione in questi anni ha voluto dare dei segnali forti, creando percorsi virtuosi di informazione - ha spiegato l’Assessore comunale ai Servizi sociali Marco Camboni -. Questo programma in particolare ci è sembrato fortemente impattante sulla popolazione cittadina, soprattutto dal punto di vista del carattere della prevenzione, che non solo limita i danni, ma dà anche la possibilità di evitarli. Parliamo infatti di una tematica che tende a stigmatizzare coloro che vivono in un ambito patologico, con riferimento alle diverse malattie sessualmente trasmissibili. Quartu è l'unica città della Sardegna ad aver aderito al progetto Fast Track Cities, proprio perché intende combattere questo stigma sociale che impedisce alle persone di avere, nei limiti dei percorsi sanitari, una vita serena e dignitosa”.
“Ringrazio il Comune di Quartu per l'attenzione dimostrata riguardo le infezioni sessualmente trasmissibili, già aderendo da oltre un anno alla rete Fast Track, che prevede delle azioni nei territori della Municipalità - ha aggiunto la Presidente di Lila Cagliari Brunella Mocci -. Questo progetto si inserisce appunto tra le azioni che l’Assessorato sta portando avanti in merito alla discriminazione in genere e punta un faro sull’HIV e sulle altre malattie sessualmente trasmissibili. Sappiamo che è un tema poco conosciuto e quindi intendiamo attivare varie azioni che permettano di conoscerlo meglio. La prima tra tutte è una campagna che dia delle informazioni chiare e sintetiche sulle vie di trasmissione, che orienti ai servizi del territorio e che aiuti a combattere lo stigma sulle persone che hanno contratto il virus. Per questo riteniamo importantissimo che nel progetto sia prevista anche una giornata di test per HIV, HCV e sifilide, da realizzare negli spazi comunali, con la collaborazione degli operatori formati all’Unione Nazionale del Ministero della Salute. L’ultima fase del progetto, a coronamento dello stesso, prevede una mostra che si terrà nella Social Gallery diretta da Jo Coda, scelta non casuale, visto che Giovanni si occupa di sociale da sempre ed è stato il primo artista che ha girato un documentario sull'HIV nel lontano 1992”.
“Ormai da tanto tempo, con altri colleghi artisti, lavoriamo per favorire la sensibilizzazione su queste tematiche, e siamo quindi testimoni di un percorso che potremmo definire in evoluzione, perché le cose negli anni sono migliorate, ma c’è sempre da stare attenti riguardo la prevenzione e ci sono ancora delle cose da fare - il commento del regista Jo Coda, direttore artistico della Social Gallery -. Riproporremo quindi in mostra alcune campagne pubblicitarie e promozionali degli ultimi trent'anni, con una selezione dei poster, ma anche con la proiezione dei documenti filmati di vari artisti che hanno partecipato all'ultima grande campagna sul tema dell’HIV, con street artists, Le Lucide, Paolo Fresu e tanti altri. Quartu è sempre in primo piano rispetto a tante altre realtà che non affrontano in maniera diretta i problemi. C’è una presa di coscienza dell’Amministrazione, che vuole assolutamente portare avanti un discorso diretto e chiaro. È una politica che valuto molto positivamente".
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Aggiornamento:
19/02/2025, 15:28