Da Quartu alla Francia, passando per la Finlandia, alla conquista di allori e medaglie nella pallavolo, con un sogno neanche troppo velato nel cassetto. Matteo Pentassuglia sta esplorando il mondo, per godersi il fresco del Nord Europa, per apprendere nuove culture, per insegnare volley. Portando in alto il nome di Quartu. E il Sindaco Milia l’ha voluto ricevere nel suo ufficio per congratularsi a nome della città.
Cresciuto in città e avvicinatosi al mondo della pallavolo ad appena 6 anni, Pentassuglia, ad appena 30 anni ha già fatto tanta strada. I primi passi, o le prime ‘schiacchiate’, nella società Quartu 94, poi Sandalyon, e ancora Cagliari Pallavolo e Sestu. Tutta la trafila delle giovanili per poi capire che quella passione doveva viverla a bordo campo, da allenatore.
Coach appena maggiorenne, nell’Isola le prime esperienze, sino all'Hermaea Olbia, in A2. Da lì in salto in Finlandia, e i primi successi. Quattro anni e mezzo con all’attivo la vittoria del campionato e della coppa nazionale. Non solo, per Matteo anche la soddisfazione di diventare il più giovane allenatore della Champions femminile di volley. Un breve rientro in patria, per lavorare con la Roma Volley Club, e si riparte, verso la Francia, verso nuovi traguardi. Il primo anno, con l’Istres Provence Volley, arriva sino alla finale di Coppa, il secondo va alla conquista di Parigi, con Levallois Paris Saint Cloud, per vincere il campionato di Serie A femminile e fermarsi solo in semifinale in CEV Cup.
Ora, in attesa della nuova stagione, che lo vedrà nuovamente impegnato anche in Champions League, l’avventura con la nazionale slovena, sempre femminile, per cercare la qualificazione ai prossimi campionati Mondiali ed Europei.
“Preferisco la pallavolo femminile perché c’è più possibilità di plasmare giocatrici e squadra, partendo dal livello tecnico e incidendo anche sulla parte mentale” spiega Pentassuglia. E sul futuro non nasconde le ambizioni: “Non ho fretta, aspetto l’occasione giusta, ma di sicuro mi piacerebbe lavorare in Giappone, dove c’è una scuola di pallavolo molto formativa, e poi il sogno è ovviamente poter allenare la nazionale italiana”.
L’incontro con il Sindaco, nei suoi uffici comunali, è stata l’occasione per ripercorrere questa carriera, ancora breve ma in continua crescita e costellata di successi. “È davvero bello vedere come lo sport quartese, nonostante qualche difficoltà dal punto di vista dell’impiantistica che stiamo andando a risolvere anche grazie ai finanziamenti PNRR, riesca ad esprimere grandi valori e grandi protagonisti, peraltro in tante discipline diverse” ha commentato il Sindaco, che si è poi complimentato con il coach.
Nell’esprimergli il suo ‘in bocca al lupo’ per le sfide che lo attendono, anche imminenti, Milia ha consegnato a Pentassuglia la spilletta portafortuna, come ormai da tradizione in occasione degli incontri con artisti e con gli sportivi che spiccano fuori dai confini isolani. L’omaggio del Primo Cittadino unisce le bandiere della Sardegna e di Quartu, con i quattro mori che campeggiano su uno sfondo bianco incorniciato di verde.
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Aggiornamento:
12/07/2024, 11:50