L’Amministrazione Comunale di Quartu Sant’Elena per il tramite degli uffici afferenti al proprio settore “Ambiente” ha avviato una manifestazione di interesse finalizzata ad acquisire la disponibilità delle Associazioni di Volontariato Nazionali e Regionali operanti nel territorio per la gestione di oltre 100 cani attualmente presenti in uno stabile sottoposto a sfratto esecutivo presso la località Santu Lianu, nei pressi del litorale quartese.
Il passaggio dell’Amministrazione arriva in seguito alle decisioni prese dal Tribunale di Cagliari in merito ad una controversia fra privati che ha recentemente sancito il rientro in possesso da parte dei legittimi proprietari di un’area che nel tempo era stata trasformata in un ricovero per animali abusivo, privo di ogni minimo requisito di sicurezza e di igiene, oltreché di qualsivoglia presupposto autorizzativo. Una situazione di degrado che metteva a repentaglio la salute ed il benessere degli animali insieme all’incolumità dei locatari sottoposti al provvedimento di sgombero ed ora all’attenzione dei Servizi Sociali. “Si è reso necessario, prima di tutto, mettere in sicurezza un minore presente nello stabile, poi sono state proposte diverse soluzioni in housing sociale agli altri occupanti, su cui stiamo ancora lavorando”spiega il Vicesindaco ed assessore all’Ambiente Tore Sanna, che sta seguendo da vicino la situazione.
“Siamo prontamente intervenuti per porre rimedio ad una situazione di illegittimità e di rischio che perdurava da oltre 10 anni”, prosegue l’Assessore. “In base alle Direttive regionali in materia di lotta al randagismo e protezione degli animali d’affezione ci troviamo di fronte ad una fattispecie di canile abusivo, che non può permanere in queste condizioni. Purtroppo nel tempo il numero degli animali è cresciuto in maniera incontrollata, per questo fra le prime azioni messe in campo dall’Amministrazione vi è un piano di sterilizzazioni e microchippatura che sarà messo in campo dal servizio veterinario della Asl di Cagliari in collaborazione con il canile convenzionato Shardana. Gli animali saranno prelevati a gruppi di cinque per volta, trattenuti in canile per le necessarie operazioni sanitarie e qui custoditi temporaneamente fino a nuova presa in carico. Lo step immediatamente successivo sarà quello del coinvolgimento delle associazioni di volontariato, oggetto della presente manifestazione di interesse, affinché i cani vengano smistati ed avviati quindi all’adozione. L’Amministrazione comunale”, specifica Sanna “è disponibile a valutare anche ipotesi di assegnazioni sulla scorta di modelli già sperimentati in altre realtà, ovvero con una forma di incentivo da dare alle associazioni certificate o a famiglie adottanti. Ciò che auspichiamo è che si venga a creare una catena di solidarietà a livello locale ma anche oltre il territorio regionale per poter garantire oltre 100 adozioni del cuore a queste creature sfortunate, che finora hanno vissuto in condizioni di precarietà assoluta”.
Prova ne sia, prosegue Sanna, il fatto che l’Amministrazione in seguito allo sgombero “sarà costretta ad intervenire per smaltire montagne di rifiuti indifferenziati abbandonati nell’area, con una spesa che purtroppo andrà a gravare sulle spalle di tutta la comunità cittadina”. Motivo per cui per il futuro il livello di vigilanza su questo genere di situazioni sarà ulteriormente accresciuto, onde scongiurare altri interventi simili.
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Aggiornamento:
23/01/2024, 15:45