Anche nel prossimo weekend non mancheranno le iniziative nel millenario sito storico-archeologico del Nuraghe Diana, in località Is Mortorius, nell’ambito della rassegna “Incanti”, che da qualche estate sta promuovendo i siti culturali del lungomare quartese, finora poco conosciuti anche tra gli abitanti della città-metropolitana di Cagliari. Il progetto, finanziato dall’Amministrazione comunale di Quartu e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio della Soprintendenza Archeologica di Cagliari, è a cura dell’Associazione DD-Events.
Sabato 16 settembre ai piedi del Nuraghe di Is Mortorius spazio all’archeologia. L’ospite della serata sarà infatti Riccardo Cicilloni, Professore associato di preistoria e protostoria all’Università degli Studi di Cagliari. Sarà l’occasione per un approfondimento sul Nuraghe Cuccurada di Mogoro, che fungerà da spunto per parlare più in generale di civiltà nuragica. Il sito dell’oristanese, dopo le indagini archeologiche iniziate nel 1994 si presenta oggi come un parco archeologico di grande valenza storico-culturale e turistica. Il complesso preistorico comprende infatti una muraglia ed una struttura ciclopica di età eneolitica, resti di un villaggio nuragico costituito da capanne circolari e un imponente nuraghe complesso polilobato di originale planimetria e singolari caratteristiche architettoniche che lo distinguono da tutti gli altri nuraghi presenti in Sardegna. Sorge sulla punta meridionale del tavolato basaltico di Sa Struvina, ergo in posizione dominante proprio come il Nuraghe Diana, sebbene nel suo caso non sul mare, come il sito quartese, ma sulla piana del Campidano.
La conferenza avrà inizio alle 19.30 e sarà preceduta come sempre dalle visite guidate al Diana, a cura di Patrizia Zuncheddu. L’archeologa, che è anche Direttrice Artistica della rassegna, sarà a disposizione dei visitatori a partire dalle 18 e sino alle 19.15. E così pure domenica, dalle 18.30 alle 19.45, anticipando l’appuntamento dedicato alla musica.
L’iniziativa in programma domenica 17 settembre, alle ore 20, è infatti un reading-concerto, un incontro tra suoni e letteratura. Il motivo ispiratore dell’evento è il libro “Le città invisibili”, di Italo Calvino. È un testo carico di spunti, sia di carattere civile che politico; tratta le varie forme di convivenza possibili, con una visione ampia, multiculturale, propensa al dialogo tra Oriente ed Occidente, una visione preziosa in questi tempi di conflitto spinto fino alla guerra. L’Oriente è espresso dalla musicalità antichissima della lingua persiana, prestata dal maestro Mostafa Ghoratolhamid a Kublai Kan, e alla iniziale descrizione di ogni città, che emerge dallo sfondo misterioso delle sue parole. La “città” scelte, sei in tutto, sono quelle più evocative, più profonde, più belle. Particolarmente significativa è Ersilia, che evoca la Ulassai di Maria Lai, con i suoi legami tra le case e la montagna.
La lettura è accompagnata da musiche scelte con cura, che integrano e danno risalto al testo calviniano, esempio di leggerezza, esattezza e precisione. Con Mostafa Ghoratolhamid, geologo, incisore e cesellatore secondo i canoni della grande tradizione artistica persiana, da anni impegnato nella lettura di testi e poesie del patrimonio culturale della sua terra, in scena ci saranno Gilberto Ganassi, magistrato della Procura di Cagliari che da circa venti anni si dedica alle letture poetiche con accompagnamento musicale, e l’arpista Chiara Vittone, che svolge un’intensa attività concertistica, sia come solista sia in formazioni cameristiche, prendendo parte alle stagioni liriche e sinfoniche del Teatro Lirico di Cagliari e di altre importanti organizzazioni concertistiche nazionali, registrando inoltre per la Rai e collaborando con diverse compagnie teatrali.
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Aggiornamento:
14/09/2023, 12:40