Altre iniziative, altri approfondimenti nel weekend nel millenario sito del Nuraghe Diana, in località Is Mortorius, nell’ambito della rassegna “Incanti”, organizzata dall’Associazione DD-Events e finanziata dall’Amministrazione comunale di Quartu e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio della Soprintendenza Archeologica di Cagliari.
Sabato 19 agosto il bellissimo nuraghe che svetta nella collina del lungomare quartese sarà ancora la cornice di un appuntamento letterario. Alle 19.30 è infatti in programma la presentazione del volume “Le case delle fate, l’incanto delle Domus de Janas”, scritto da Tonino Oppes con fotografie di Nicola Castangia; nell’occasione sono previste anche delle letture, a cura di Daniela Deidda. Presentato quest’anno anche al Salone del libro di Torino e nel giardino sonoro di San Sperate nell’ambito della rassegna Sant’Arte, il libro è un viaggio tra i luoghi delle Preistoria, alla scoperta dei più importanti ipogei dell’Isola, luoghi di storia, ma anche di leggende.
Sono oltre quaranta i siti visitati e raccontati da una guida davvero speciale: Shardu, un personaggio di fantasia nato cinquemila anni fa e fautore di opere d’arte destinate a durare in eterno. Le Domus de Janas - nella fantasia popolare ‘case delle fate’ perché considerate abitazioni di creature magiche - in Sardegna sono ben tremilacinquecento, e ben trecento sono dipinte o scolpite con simboli sacri intimamente legati alla vita e al culto della morte. Le incantevoli immagini di Castangia ne danno un’ulteriore straordinaria testimonianza; così nel libro il lettore viene ‘riportato’ indietro nel tempo, per capire ed entrare quasi a contatto con le popolazioni che abitavano l’Isola dal V al III millennio a.C.
Stesso orario domenica 20 agosto per la conferenza ‘Tharros, le nuove ricerche dell’Università di Cagliari’, a cura di Carla Del Vais, professore associato di archeologia fenicio-punica nell’ateneo del capoluogo sardo. La docente dal 2000 in poi ha ricoperto diversi insegnamenti incentrati sul mondo fenicio e punico nei corsi di laurea e nella Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Cagliari; fa parte del collegio dottorale del Dottorato in Storia, Beni Culturali e Studi Internazionali dell’Università di Cagliari e dal 1987 ad oggi ha partecipato a numerose campagne di scavo in Italia e all’estero, in qualità di responsabile.
La sua attività scientifica è incentrata sullo studio dell’antropizzazione del territorio isolano in epoca punica e su quello dei materiali derivati da scavi e ricerche. Particolare attenzione è rivolta allo studio del mondo funerario, condotto sia tramite l’acquisizione di nuovi dati con indagini archeologiche sul campo, sia con il recupero della documentazione antiquaria e con lo studio di arredi e di materiali di corredo. L’applicazione di un approccio interdisciplinare, attuato attraverso l’attivazione di numerose collaborazioni, investe anche altri temi di ricerca, quali lo studio di alcune classi ceramiche di produzione punica e dei materiali da costruzione impiegati in necropoli e abitati.
Come ormai consuetudine, spazio anche alle visite guidate, a cura dell’archeologa, nonché direttrice artistica della rassegna, Patrizia Zuncheddu. Anche questo weekend sarà quindi possibile approfondire la storia e l’archeologia del sito, a partire dalle 18 e sino alle 19.15, per lasciare poi spazio agli approfondimenti e alle iniziative programmati.
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Aggiornamento:
16/08/2023, 13:25