L’acqua potabile nel litorale quartese non sarà più un miraggio per migliaia di residenti. Si va verso lo sblocco del progetto fermo ormai da quasi un decennio e che prevede la realizzazione della rete idrica a Flumini e nelle zone del Margine Rosso, S’Ecca e Sarrideli, Tanca Fiorita, S.Andrea, Niu Crobu, Is Meris e Capitana.
La svolta nella giornata del 2 agosto, nel corso della riunione conclusiva fra l’Amministrazione Comunale di Quartu Sant’Elena e la dirigenza di Abbanoa, da cui è scaturito l’accordo per la ripresa dell’opera. Si procederà in due tempi, dando priorità al completamento dei collegamenti fra le condotte già posate e mai entrate in utilizzo e di seguito vi sarà la realizzazione di un nuovo serbatoio nelle aree non ancora raggiunte dalla predisposizione idrica. “Una delle problematiche principali era quella di dotare le aree più popolose del territorio vasto quartese dell’acqua potabile. Per questo abbiamo proposto all’Ente Gestore del servizio idrico integrato di attuare una strategia articolata in un progetto di breve termine ed in uno di medio termine”, spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Quartu, Antonio Conti. “Abbiamo incontrato la piena disponibilità di Abbanoa a procedere in questo senso. Pertanto, verrà messo a punto un progetto stralcio a cura dei tecnici dell’Ente Gestore al fine di porre in esercizio, nel più breve tempo possibile, le condotte esistenti connettendole alle attuali adduzioni. Per questa operazione-sottolinea l’assessore- sono ancora disponibili le risorse, pari a 2 milioni e 500 mila euro, derivanti dal progetto originario e messe a disposizione del completamento delle opere previa definizione dello stralcio funzionale”. Ancora: “Parallelamente si appronterà il progetto del nuovo serbatoio, che vedrà uniti gli sforzi comuni dell’Amministrazione di Quartu Sant’Elena e del personale Abbanoa, per individuare una soluzione in grado di garantire un approvvigionamento costante in particolare alle zone di S’Ecca e S’Arrideli e Niu Crobu. Un intervento già previsto nel progetto originario, che ora recupereremo poiché indispensabile per completare il disegno della rete idrica nel territorio non urbano”, chiarisce l’Assessore.
Di acqua potabile nell’entroterra quartese si parla già dal 2004, quando la Regione destinò una cifra di 8 milioni di euro per la realizzazione delle opere che venne affidata al Comune. Nel 2006, col passaggio delle competenze sulla rete idrica ad Abbanoa, il progetto passò nelle mani dell’Ente Gestore. I lavori vennero aggiudicati con regolare contratto in data 25.03.2011 ad un raggruppamento di imprese poi disciolto e che vedeva come capogruppo la IM.A.DI.CO Srl. In seguito ad una serie di vicissitudini ulteriori, nel 2016, Abbanoa formalizzava la risoluzione del contratto con l’impresa e stabiliva di riaffidare i lavori. Sono così trascorsi diversi anni fino ad una ripresa delle interlocuzioni fra il Comune di Quarti e Abbanoa, con diversi incontri svoltisi a partire dal 2021 e per tutto il 2022. “Una lunga interlocuzione che ha comportato gli sforzi congiunti dei due enti al fine di inquadrare lo stato dell’arte e le possibili linee di intervento, finché a marzo di quest’anno siamo riusciti a delineare una proposta, poi cristallizzata nell’accordo del 2 agosto. Siamo soddisfatti”, dichiara l’Assessore, “perché si sono poste finalmente le basi per la realizzazione di un’opera di servizio a lungo attesa dai cittadini. L’Amministrazione quartese si rende fin d’ora disponibile a collaborare fattivamente anche al fine di risolvere eventuali controversie relative alle zone di passaggio in cui le opere dovranno insistere”.
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Aggiornamento:
04/08/2023, 12:04