Contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere è iniziato stamattina a Quartu il progetto “Ci siamo”. L’Amministrazione comunale conferma così la sua massima attenzione sul tema dei diritti LGBTQIA+, attestata già dal momento dell’insediamento con un assessorato dedicato.
Dipendenti di diversi settori, dai Servizi Sociali agli Affari Generali, dall’Ufficio di Gabinetto alla Pubblica Istruzione: in tantissimi hanno voluto aderire al progetto, riempiendo la Sala Affreschi dell’Ex Convento dei Cappuccini per la prima lezione del corso. Altre due date sono in programma nelle prossime settimane, venerdì 31 marzo e mercoledì 5 aprile.
Il Comune ha aderito al progetto promosso dall’Associazione ARC e finanziato dall’UNAR, l’Ufficio dello stato italiano che garantisce il diritto alla parità di trattamento di tutte le persone, indipendentemente dall’origine etnica, razziale, dal credo religioso o dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere.
Il programma si pone una duplice finalità. Da una parte la costituzione di un centro contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, uno spazio in cui le persone LGBTQIA+ possono trovare accoglienza e supporto. Dall’altra la promozione di corsi di formazione per lavoratori che operano a stretto contatto col pubblico, affinché venga evitato qualunque caso di discriminazione.
L’Amministrazione comunale, certa dell’importanza del lavoro del volontariato anche in questo campo, ha voluto promuovere la formazione del proprio personale per dare un nuovo contributo alle politiche già messe in atto per garantire più diritti, più rispetto e più inclusione.
“La grande partecipazione registrata oggi ci conferma che la comunità quartese è molto sensibile e contro i pregiudizi - commenta l'Assessora alle Politiche di Genere e LGBT Cinzia Carta -. Un plauso quindi alle nostre risorse umane che hanno aderito, con la volontà di accrescere la propria professionalità con una comunicazione pienamente inclusiva verso tutte le espressioni dell’affettività individuale. Ci sprona a continuare su questa strada con altre iniziative per la promozione della cultura del rispetto”.
Ulteriori informazioni
Aggiornamento:
24/03/2023, 14:01