L’Amministrazione comunale di Quartu sceglie la concretezza per il governo del territorio e in particolare per le tematiche ambientali: grazie a un nuovo metodo di studio sull’erosione costiera potranno essere prese decisioni ponderate, finalizzate alla prevenzione e alla riqualificazione, sulla base di dati e rilevazioni rigorose.
La società Kibernetes, incaricata dello studio, oggi nell’Aula Consiliare del Palazzo Comunale ha presentato in anteprima i risultati sulla salute delle coste quartesi. A dare supporto ai processi decisionali dell’esecutivo cittadino in maniera razionale è K-Space, strumento scientifico capace di garantire un’approfondita analisi dei dati e la conseguente gestione del territorio in maniera efficiente, precisa ed economica.
“K-Space consente di interpretare diverse tipologie di dati per fornire quadri di conoscenza georeferenziati in grado di rilevare il trend dinamico della linea di costa, restituendo un quadro preciso e dettagliato della realtà in progressione - spiega Andrea Dell’Ova, ingegnere Kibernetes Area Territorio e Ambiente -. In questo modo viene restituito un quadro conoscitivo completo che consente di individuare le criticità e di monitorarne l’evoluzione, in relazione anche agli eventuali interventi di messa in sicurezza del territorio. Lo strumento lavora su dati satellitari ad altissima risoluzione oltre che su dati d’archivio messi a disposizione dai geoportali. I dati vengono elaborati in maniera integrata e restituiti poi all’Ente che è in grado di consultarli in tempo reale all’interno di un portale apposito e di utilizzarli a supporto delle sue decisioni”.
Nel caso di Quartu lo studio ha riguardato tutti i 25 chilometri di costa del territorio comunale, suddiviso in 11 ambiti a partire dal Poetto, passando per Foxi, Sa Tiacca, Flumini, Capitana, Is Mortorius, Terra Mala, Cala Regina, Is Canaleddus, Mari Pintau, per finire al confine meridionale di Kal’e Moru. Per ogni area sono stati acquisiti i dati satellitari degli ultimi cinque anni, dal 2018 al 2022, con immagini ad altissima risoluzione a cui è stato associato il livello di marea corrispondente per medesimo periodo di rilevamento, in modo da poter comparare solo dati coerenti fra loro. In più per ogni stagione sono state individuate linee differenti, tenendo conto anche in quel caso delle fisiologiche variazioni degli arenili. Il lavoro è stato poi ulteriormente arricchito con la comparazione per ogni decade a ritroso fino al 1954, mediante dati da geoportale: in questo modo sono stati calcolati i trend, ricavando quali zone sono in progressione, in stabilità o in regressione.
“Il Poetto ad esempio si presenta in uno stato di sostanziale stabilità negli ultimi 5 anni, ma andando a vedere la stessa linea di costa negli anni 70 del secolo scorso si scopre che nella parte centrale - dove un tempo sorgeva la pineta - c’è stato un arretramento importante, fra i 20 e i 30 metri, mentre si è assistito ad un notevole incremento nella zona finale della spiaggia verso il Margine Rosso - aggiunge Dell’Ova -. Altre situazioni in sofferenza sono quelle che vanno dalla zona di Foxi a Flumini fino a Capitana. Infine Kal’e Moru che presenta luci ed ombre: in ampia progressione la prima parte della spiaggia, presenta una situazione di sostanziale stabilità nella fascia centrale per poi andare in sensibile peggioramento nella parte finale, in corrispondenza della foce del locale rio”.
“L’Amministrazione ha mostrato concretamente il suo interesse per le tematiche ambientali e per i cambiamenti climatici promuovendo una manifestazione di interesse tramite la quale è stata poi incaricata la società Kibernetes. Riteniamo infatti che non si possa governare se non si conoscono i dati di partenza - commenta il ViceSindaco e Assessore all’Ambiente Tore Sanna -. L’acquisizione di tutti questi dati ci permetterà innanzitutto di utilizzarli nell’ambito della redazione del Piano di utilizzo del Litorale, che stiamo già elaborando, ma saranno poi assolutamente indispensabili per un intervento razionale sulle spiagge della nostra lunghissima costa e sulla fascia retrodunale”.
“Ora il Comune di Quartu sa esattamente dove poter concentrare le risorse - conclude il ViceSindaco -. Ma non ci fermeremo qui. Ulteriori approfondimenti e indagini saranno infatti indispensabili per contrastare l’avanzamento del mare; inoltre nuovi studi e analisi potranno riguardare il verde pubblico della città di Quartu, perché l’ambiente è assolutamente al centro della nostra agenda politica”.
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Aggiornamento:
20/02/2023, 17:22