Si è svolto presso l’ex Convento dei Cappuccini l’incontro pubblico con le Associazioni del Terzo Settore interessate all’attivazione dei “PUC” (Progetti di Pubblica Utilità) a favore dei percettori del Reddito di Cittadinanza, secondo quanto previsto dal dl 4/ del 2019.
Un incontro di natura tecnico-gestionale, organizzato dal Settore Politiche Sociali del Comune di Quartu in seguito alla recente individuazione di 14 linee d’ azione dei PUC da parte dell’Amministrazione e la successiva manifestazione d’interesse indetta proprio al fine di reperire dei soggetti a cui affidare la realizzazione dei progetti stessi. Alla riunione, molto partecipata da parte delle associazioni del territorio, hanno partecipato l’Assessore dei Servizi Sociali e Politiche Generazionali Marco Camboni, la Dirigente del settore Lorena Cordeddu e i funzionari dell'assistenza tecnica nell’ambito PLUS Quartu-Parteolla, che hanno illustrato ai presenti le caratteristiche dell’ avviso e più in generale la natura e la finalità dei Puc.
“E’ stato un incontro molto partecipato”, commenta l’Assessore Marco Camboni. “Le associazioni sono accorse numerosissime, oltre qualunque aspettativa, indice del grande interesse suscitato dai Puc e del potenziale di restituzione che queste misure sono in grado di liberare proprio grazie alla collaborazione con i soggetti del Terzo Settore”.
“I presenti hanno ricevuto delle ulteriori informazioni riguardo i 14 progetti deliberati dall’Amministrazione, ma non solo. Abbiamo dato spazio alla loro capacità di proposta: se le associazioni presenteranno progetti che avranno caratteristiche differenti da quelle che abbiamo individuato noi le accoglieremo, purché siano presenti le finalità specifiche dell’utilità pubblica e vengano osservati i vari profili normativi”
A Quartu Sant’Elena sono 2914 i percettori del Reddito di Cittadinanza, di cui 1748 potenziali destinatari effettivi delle misure dei PUC (sono invece esentati ad esempio i soggetti con incarichi di cura, quelli con disabilità, gli anziani, coloro i quali già impegnati in percorsi formativi)
“Le associazioni che vorranno confermare il loro interesse all’inserimento dei percettori di reddito nei loro percorsi dovranno anche indicare quante persone verranno impiegate. Lo scopo-conclude l’Assessore- è integrare le persone nelle comunità e dar loro nuove opportunità, valorizzando le loro skills personali”.
Cosa sono i PUC
I PUC sono attività di restituzione sociale per coloro che ricevono il beneficio del Reddito di Cittadinanza e rappresentano un’occasione di inclusione e di crescita per i beneficiari e per la collettività, attraverso attività svolte in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni.
L’attivazione dei Puc è prevista all’interno dei “patti per il lavoro” o “patti per l’inclusione sociale” che vengono sottoscritti dai beneficiari all’interno dei centri per l’impiego o presso i servizi sociali comunali e che prevedono in cambio all’erogazione del reddito di cittadinanza la partecipazione ad attività che possono esssere di servizio alla comunità, di riqualificazione professionale, di completamento degli studi, nonché altri tipi di impegni individuati dai servizi competenti finalizzati all'inserimento nel mercato del lavoro e all'inclusione sociale.
Le attività previste nell’ambito dei progetti non possono in alcun modo essere assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo, trattandosi di attività contemplate nello specifico nel Patto per il lavoro o nel Patto per l’inclusione Sociale, che il beneficiario del RdC è tenuto a prestare ai sensi dell’art. 4, comma 15, del D.L. 4/2019 e che pertanto, non danno luogo ad alcun ulteriore diritto. Le attività previste dai progetti possono avere differenti durate, a seconda delle caratteristiche e degli obiettivi dei progetti stessi.
Il beneficiario del RdC aderente al Puc è chiamato ad un impegno di almeno 8 ore settimanali e fino ad un massimo di 16 ore settimanali, a seguito di accordo tra le parti, per un massimo di sei mesi, eventualmente rinnovabili al rinnovo del diritto al beneficio dell’RdC;
I PUC per i beneficiari RdC rappresentano, oltre ad un obbligo, anche un’occasione di inclusione e crescita in quanto i progetti saranno strutturati in coerenza con le loro competenze professionali, con quelle acquisite in altri contesti e in base agli interessi e alle attitudini e propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l’impiego o presso il Servizio Sociale Professionale del Comune
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Aggiornamento:
02/12/2022, 17:12