Il Comune di Quartu ha celebrato con un’imponente delegazione della pubblica istruzione cittadina la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le Donne. In occasione della ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di invitare i governi a organizzare eventi e sensibilizzare così l'opinione pubblica sul problema, a Quartu sono in scesi in piazza ben 600 ragazzi. Un corteo lunghissimo, una marea rossa che ha visto anche la presenza di tante associazioni impegnate nel territorio per la tutela dei diritti e il rispetto del prossimo.
La data scelta, il 25 novembre, ricorda il brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana. Le tre donne rivoluzionarie furono torturate, massacrate, strangolate. E i loro corpi vennero buttati in un burrone, simulandoun incidente. È così diventata una giornata importante di riflessione, che la comunità quartese ha onorato percorrendo in corteo la città, da piazza XXVIII aprile al Parco del Popolo Curdo, dove è presente il monumento in ricordo delle vittime di femminicidio realizzato dell’artista Armandì, dono dell’Associazione Arcoiris ODV all’Amministrazione Comunale di Quartu Sant’Elena, come testimonianza di solidarietà e di vicinanza al tema della lotta alla violenza di genere.
Al termine della marcia ci si è fermati tutti insieme nel parco del Popolo Curdo. Dopo il saluto delle istituzioni, davvero coinvolgente il contributo degli studenti quartesi, degli istituti Levi, Brotzu e Motzo, uniti per sensibilizzare la cittadinanza e divulgare l’educazione al rispetto contro ogni forma di violenza. L'espressività, la convinzione, la saggezza e l'impegno civico mostrato hanno coinvolto tutti e sono motivo di ottimismo per un futuro migliore.
“Siamo orgogliosi di aver raccolto qui nella nostra città una così ampia adesione su un tema doloroso e di grande impatto sociale, che ha colpito nel recente passato anche la nostra comunità - dichiara l’Assessora alla parità di genere Cinzia Carta -. Abbiamo dedicato questa marcia a Mihaela Kleics, vittima appena un anno fa di un brutale femminicidio qui a Quartu. La vittima è infatti spesso quella della porta accanto; talvolta basterebbe spezzare il muro del silenzio e della solitudine per darle una mano. Occorre mantenere alta la guardia e costruire gli anticorpi di una società sana e solidale. Nella lotta contro la violenza sulle donne dobbiamo lavorare assieme: Amministrazione, cittadini, scuole, associazioni di volontariato, artisti, tutta la comunità. E dobbiamo lavorare soprattutto sul piano culturale per sensibilizzare la collettività, diffondendo l’educazione alle relazioni affettive non discriminatorie. Tutti siamo coinvolti, tutti dobbiamo impegnarci, non solo in questa giornata, ma ogni giorno, per la libertà, per la dignità e per la parità dei diritti delle donne. Perché si possa davvero vivere in una società senza violenza e senza femminicidi il lavoro sarà lungo e richiederà un grande impegno collettivo” ha concluso l’esponente della Giunta quartese.
“Vedere oggi questa partecipazione, membri delle associazioni, insegnanti, ma soprattutto tantissimi ragazzi, con cartelli preparati ad hoc, con la faccia disegnata, con tratti di rosso sul viso o sul corpo… mi ha veramente emozionata - ha aggiunto la Presidente della Commissione Pari Opportunità Elisa Usalla -. Sicuramente una sola giornata non può bastare per contrastare un fenomeno così terribile come la violenza di genere, ma noi della commissione Pari Opportunità e l’Assessorato alle Politiche di genere abbiamo voluto organizzare questo evento per dare un segnale, affinché la cittadinanza partecipasse, attivamente marciando con noi, ma non solo. La marea rossa che ha attraversato la città è un monito, è un contributo per stimolare le coscienze. Eravamo in tantissimi, tante altre persone ci hanno visto marciare, e magari vederci è stato utile per portare qualcuno a riflettere, su quello che sta vivendo e su cosa potrebbe fare per cambiare la sua vita, in meglio, denunciando” chiosa la giovane Consigliera comunale.
“È stata una manifestazione bellissima e molto partecipata, anche da parte di tanti cittadini e tante associazioni, attraverso le principali vie della nostra città - il commento del Sindaco Graziano Milia-. Ma soprattutto è stato bello vedere sfilare oltre 600 studenti delle nostre scuole superiori: con il loro entusiasmo e la loro convinzione ci hanno restituito la speranza per un futuro migliore. Gli anticorpi per contrastare la violenza si costruiscono a partire dalla società e dai giovani, attraverso l'educazione alla solidarietà e all'empatia, che ci consente di metterci nei panni degli altri, di non girarci dall'altra parte, di spezzare il muro della vergogna e del silenzio. Ringrazio l'Assessorato alle Politiche Generazionali e la Commissione Pari Opportunità del Comune, fortemente impegnati in questa iniziativa, e tutti coloro che hanno partecipato. Ma soprattutto voglio ringraziare i giovani che hanno compreso l’importanza di un tema così importante e che hanno deciso essere parte di un evento tra i più grandi e partecipati nella nostra Isola”.
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Aggiornamento:
28/11/2022, 10:04