L’autunno culturale di Quartu prosegue anche nel fine settimana in arrivo con la rassegna “Sì Ghètat Custu Bandu”, che con tantissimi eventi in questi mesi ha alimentato l’interesse per le tradizioni popolari di quartesi e non solo, con laboratori, mostre e spettacoli capaci di coinvolgere persone di tutte le età. Il folklore è da sempre molto vivo a Quartu e tutte queste iniziative a Sa Dom’e Farra mirano appunto a raccontarlo e tramandarlo per le generazioni a venire.
Venerdì 21 ottobre, è in programma la presentazione del libro “Accabbadora, mito e realtà. Storia e reperti di un ritrovamento”, a cura di Aldo Cinus, Roberto Demontis, Augusto Marini e Mariano Staffa. È una testimonianza, una riflessione riguardo l’esistenza di una reale tradizione in Sardegna di facilitazione del trapasso, in particolare quando questo era particolarmente doloroso e difficile. Allo stato attuale del dibattito infatti appare sì complesso affermare con certezza assoluta l'esistenza di questa figura, ma altrettanto difficile è negarlo. Anche in considerazione del fatto che per oltre venticinque secoli si è favoleggiato sull'esistenza di particolari figure che agevolavano la morte, non per mera cattiveria o per trarne qualche vantaggio, ma piuttosto per misericordiosa pietà, al fine di abbreviare la sofferenza peri-mortale. L’iniziativa nella storica dimora campidanese, uno dei primi musei etnografici della Sardegna, avrà inizio alle ore 19 ed è a cura dell’Associazione Nodas.
Sabato 22 ottobre stessa location, con inizio alle ore 18, per il convegno “Sacro e profano. Studio del legame intrinseco tra gli oggetti sacri e gli oggetti della cultura popolare”, organizzato dall’Associazione culturale Femminas. Interverranno professor Francesco Casula, dottor Aldo Cinus e la Presidente dell’Associazione Nodas Margherita Puddu. Il dibattito sarà moderato da Lucio Carboni, Presidente dell’Associazione Folk Culturale Su Idanu.
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Aggiornamento:
19/10/2022, 13:22