Gli esperti delle minoranze linguistiche della Repubblica a convegno a Quartu in occasione della Giornata della Lingua Madre dell’Unesco. Sabato 26 febbraio, nella sala dell’affresco della Nazione sarda presso l’ex Convento cappuccini di via Brigata Sassari, è in programma un’iniziativa pubblica di riflessione e confronto sulla situazione delle lingue minoritarie italiane, tra cui quella sarda, riconosciute con la legge 482/1999.
Il titolo “Alas impestadas non bolant” (le ali malate non consentono il volo) suggerisce lo scenario di idiomi alle prese con criticità strutturali e, per alcune, come il sardo, anche il pericolo dell’estinzione a cui si è aggiunta da due anni la crisi generale provocata dalla pandemia. Esperti, operatori e politici si interrogheranno sullo stato attuale di attuazione della legge di tutela e sulle condizioni generali di ogni singola realtà con uno sguardo particolare su quella della Sardegna. Aprirà i lavori alle 9.30 il sindaco di Quartu Graziano Milia. Sono stati invitati a portare un saluto anche l’assessore regionale della pubblica istruzione Andrea Biancareddu, e i presidenti della prima e seconda commissione consiliare Diego Loi e Francesco Stara. Sarà presente anche il presidente dell’Arlef, Agenzia per la Lingua Friulana Eros Cisilino. Il primo intervento previsto è quello del decano delle lingue minoritarie in Italia, il giornalista sloveno Bojan Brezigar, cui seguirà il contributo di Maria Antonietta Mongiu, già assessore regionale della cultura. A seguire interverrà Domenico Morelli (presidente della Confederazione Italiana delle Minoranze Linguistiche) e Sabrina Rasom dell’Istituto Ladino della Valle di Fascia. A chiudere la mattinata, coordinata dalla giornalista Maria Antonietta Piga, le testimonianze di Antonio Pani e Giulio Solinas. Al pomeriggio si riprende con i saluti delle presidentesse rispettivamente del Consiglio Comunale Rita Murgioni e della Commissione Consiliare Cultura, Ketty Giua. William Cisilino, direttore dell’Arlef e massimo esperto della materia, esporrà le condizioni della lingua friulana. Seguiranno poi gli interventi di Franco Marras, presidente regionale ACLI, Piersandro Pillonca, autore di un’apprezzata pubblicazione che ricostruisce le vicende politiche e giuridiche recenti della lingua sarda, e Giuseppe Corongiu, che illustrerà alcune nuove esperienze di sperimentazione letteraria in sardo. Chiude il convegno la prestigiosa relazione della professoressa ordinaria di Linguistica Cognitiva dell’università di Edimburgo Antonella Sorace che comunicherà i risultati di alcune ricerche sui benefici del bilinguismo o plurilinguismo sui bambini, anche in presenza di lingue minoritarie. Chiusura dei lavori prevista alle ore 19.30 con una coda in serata per gli interventi tra parole e musica degli artisti Andrea Andrillo, Andrea Porcu e Enrico Putzolu. Essendo fissata la giornata europea della Lingua Madre per il giorno 21 febbraio, di lunedì, gli organizzatori, l’associazione Sa Bertula Antiga, patrocinata dal Comune di Quartu Sant’Elena, hanno optato per convocare la manifestazione nel fine settimana utile successivo. L’iniziativa fa parte di un programma di valorizzazione, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dal Dipartimento degli Affari Regionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevedono altri interventi quali lo sportello linguistico, i corsi di formazione, l’assistenza alle imprese, la promozione negli istituti scolastici e il rilancio della biblioteca delle minoranze linguistiche della città di Quartu.
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Aggiornamento:
22/02/2022, 11:08