Nella bella cornice del Parco del Popolo Kurdo è stato inaugurato stamattina il monumento in ricordo delle vittime di femminicidio, dono dell’Associazione Arcoiris ODV all’Amministrazione Comunale di Quartu Sant’Elena, come testimonianza di solidarietà e di vicinanza al tema della lotta alla violenza di genere.
Il femminicidio è una piaga che affligge ancora la nostra società, con numeri impressionanti. Nonostante l’attenzione politica e mediatica degli ultimi anni, i numeri di donne uccise o che subiscono violenza, spesso per mano di partner o ex partner, è altissimo: in Italia in media muore in questo modo una donna ogni tre giorni. E i dati spesso non testimoniano pienamente la gravità della situazione, perché nella maggior parte dei casi chi subisce queste situazioni non denuncia, e neanche chiede aiuto.
L’Amministrazione comunale ha pertanto accolto con entusiasmo la proposta dell’Associazione, con l’obiettivo di portare un nuovo contributo al processo di sensibilizzazione sul tema e quindi un maggior coinvolgimento dell’opinione pubblica. La scultura si compone di tre figure femminili a grandezza naturale, raffiguranti le tre età della donna: giovinezza, maturità e anzianità. L’opera riveste caratteristiche di particolare originalità e unicità, essendo la prima del suo genere dedicata al tema del femminicidio.
È stata realizzate grazie al contributo finanziario dell’Associazione Arcoiris ODV, che intende in questo modo condividere le finalità già espresse dall’Amministrazione Comunale di sensibilizzazione e di contrasto alla violenza contro le donne, la cui presenza è tragicamente evidenziata anche nelle recenti cronache della nostra comunità.
Hanno presenziato alla cerimonia l’Assessora alla Pubblica Istruzione e alle Politiche di Genere e LGBT Cinzia Carta, l’Assessora a Flumini e ai Territori Extraurbani Tiziana Cogoni, la Presidente dell’associazione Arcoiris Arlen Haidée Aquino, l’artista autore delle opere Armandino Lecca, la Presidente della Commissione Consiliare alla Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili, Cultura e Beni Culturali Caterina Giua, la VicePresidente della Commissione Pari opportunità Laura Perra e una folta rappresentanza della stessa commissione recentemente istituita, oltre a una nutrita rappresentanza di Consiglieri comunali.
Presenti inoltre tantissimi studenti delle classi terze dell’Istituto secondario di primo grado di via Portogallo, con i rispettivi docenti. La presenza delle giovani generazioni nelle iniziative di questo tipo è importante e di buon auspicio, nell’ottica di un cambio di mentalità e di una vera crescita culturale. Proprio alcuni di loro sono stati protagonisti del taglio del nastro, in rappresentanza di tutti i ragazzi quartesi e nel rispetto della parità di genere.
Dopo aver ringraziato tutti i presenti, l’Assessora Cinzia Carta ha sottolineato che “questa giornata rappresenta una tappa importante del nostro percorso perché finalmente abbiamo in città un monumento che simboleggia la lotta al femminicidio. Dobbiamo proseguire questo cammino tutti insieme: l’Amministrazione continuerà a mettere in campo iniziative, sollecitando la partecipazione degli studenti e della comunità tutta. Abbiamo iniziato a seminare perché cresca e sbocci la cultura del rispetto, capace di formare una società senza violenza”. Sulla stessa linea l’Assessora Cogoni: “È molto importante partire dai ragazzi - ha dichiarato -. La nostra città è stata interessata proprio pochi giorni fa da un tragico fatto di cronaca. Per questo la sensibilizzazione deve essere continua e costante, con l’Amministrazione che intende farsi promotrice di un simbolico abbraccio alla comunità”.
La Presidente dell’associazione Arcoiris Arlen Haidée Aquino, nel ringraziare l’Amministrazione, ha voluto sottolineare come l’iniziativa “fosse inizialmente prevista per il 25 novembre, nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ma era stata rinviata a causa del maltempo. Il monumento è un simbolo della lotta alla violenza che a Quartu sino a oggi mancava, ed è un contributo tangibile che attesta la volontà di fermare questo fenomeno, che è vera e propria emergenza sociale. Attraverso l’arte lanciamo un messaggio di denuncia e di sensibilizzazione”.
Infine l’artista Armandino Lecca ha spiegato che “l’opera rappresenta tre figure femminili, con scarpette rosse, di tre età diverse: una bambina, una più matura, un’anziana. Tre fasi della vita coinvolte in questa tematica che non conosce età. La pietra utilizzata è trachite di Fordongianus, materiale che si presta bene perché permette di utilizzare anche i colori, che vengono assorbiti, vanno in profondità e migliorano col tempo. I copricapi sono stati trattati con delle resine particolarmente resistenti, ma voglio attirare l’attenzione in particolare sull’ombrello, che è un elemento di protezione, reale sulle statue, ma anche metaforico, come il senso di protezione che tutta la comunità deve avere per le donne”.
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Aggiornamento:
22/12/2021, 14:17