REDDITO DI CITTADINANZA, TASK FORCE DEL COMUNE PER I PROGETTI DI INCLUSIONE SOCIALE

Il Comune di Quartu Sant’Elena in azione sul fronte del Reddito di Cittadinanza, misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale utile a garantire un sostegno economico a integrazione dei redditi familiari.

Data:
27 ottobre 2021

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Il Comune di Quartu Sant’Elena in azione sul fronte del Reddito di Cittadinanza, misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale utile a garantire un sostegno economico a integrazione dei redditi familiari. È infatti già operativa la task force messa in campo dall’Amministrazione Comunale per lavorare ai progetti di inclusione sociale che vedranno coinvolti tanti percettori residenti in città. 

In base alla normativa introdotta dal Ministero del Lavoro, a fronte del sussidio, per i beneficiari scatta l’obbligo di svolgere i cosiddetti Progetti di Pubblica Utilità (PUC). Nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale, ogni percettore deve quindi garantire la propria disponibilità alla partecipazione a progetti utili alla collettività, che devono essere svolti nel proprio Comune di residenza. La mancata adesione al patto comporta infatti la perdita del RdC.

L’Amministrazione comunale ha pertanto costituito una task force, operativa sul campo per ladefinizione dei progetti di ciascun percettore, ripartendo dal relativo curriculum, affinché possa essere affinato con nuova formazione, aggiornamento ed eventualmente con percorsi di pubblica utilità. I progetti dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità. Il catalogo dei progetti, studiati tenendo conto anche delle esigenze della comunità, spazia dall’ambito culturale a quello sociale, passando per ambiente e tutela dei beni comuni; percorsi che intendono in ogni caso migliorare gli skill dei percettori tramite tirocini formativi e aggiornamento delle rispettive competenze. 

La task force include ben 6 assistenti sociali, pronte a cooperare con l’equipe composta dal coordinatore, dallo psicologo e dai pedagogisti. Il lavoro è iniziato con la mappatura della situazione cittadina, che include complessivamente circa 2500 cittadini, un dato fluido ovviamente, ovvero soggetto a continue variazioni. Più della metà di questi vengono presi in carico dall’Ente e quindi destinati all’inclusione sociale, mentre gli altri saranno gestiti dal Centro per l’impiego di Quartu con progetti più legati ai percorsi lavorativi.

Uno degli intenti del programma studiato dall’Amministrazione è creare percorsi virtuosi che possano essere utili all’intera cittadinanza, sia in termini di miglioramento del territorio che di benessere collettivo - spiega l’Assessore ai Servizi Sociali Marco Camboni -. Non solo; il piano di lavoro contemporaneamente guarda anche al singolo, perché mira a garantire la dignità di un progetto di inclusione sociale ai tantissimi quartesi che oggi sono senza occupazione”.

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Aggiornamento:
27/10/2021, 15:59

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