Breve descrizione del luogo
Descrizione
Nella chiesetta, ubicata nelle vicinanze dell'antico villaggio scomparso di ‘Simbilis’, si festeggia, il 15 di ottobre Santa Maria di Simbirizzi. La festa, curata dal gremio dei Bottai venne resa celebre dall'illustre gesuita Padre Francesco Hortolano. I moduli spaziali dell'edificio, di derivazione tardo-romanica, e il confronto con la chiesa di San Benedetto, fanno propendere per una datazione al XIV secolo. Dimensioni simili, stessa apparecchiatura muraria e absidi uguali lasciano infatti intendere siano state realizzate dalle medesime maestranze. La porta rettangolare che si apre al centro della facciata è più tarda, probabilmente tardo-cinquecentesca, come il protiro. I suoi stipiti, l'architrave e le mensole a cartiglio che lo sorreggono sono infatti realizzati con insolita perizia e decorati con rosoni e rosette dal gusto vagamente bizantineggiante e proto-romanico, costituendo un ulteriore prova della bravura dei picapedrasas locali. L'edificio potrebbe pertanto essere stato realizzato dopo il 1325 e poi restaurato nella porta, con l'aggiunta del loggiato. Sono noti altri restauri effettuati nel 1661 pertinenti al rifacimento delle copertura e alla realizzazione di alcuni ambienti addossati in ladiri, che presumibilmente sono quelli ancora esistenti. Dalla presenza in loco di elementi di spoglio tardo-romani, risulta inoltre verosimile che l'edificio insista sulle rovine di un impianto preesistente. L'edificio, in posizione dominante verso lo Stagno di Simbirizzi, nasce dall'improvvisazione di maestranze locali. La facciata, a capanna, è coronata da un campanile a vela dall'unica luce ogivale ed è preceduta da un piccolo loggiato a capriate le cui arcate laterali sono state chiuse di recente con blocchetti di cemento. Questo piccolo protiro, assai diffuso nelle chiesette rurali del circondario, è nato forse alla fine del Cinquecento per dare riparo ai pellegrini che si recavano in Chiesa in occasione delle sagre annuali. L'interno è costituito da una sola navata dalle proporzioni allungate, conclusa a Sud-Est da un'ampia e tozza abside semicircolare voltata a semicatino e circoscritta da un arco a pieno centro impostato su mensole a listello. L'abside, che accoglie il vecchio altare in pietra, è attualmente nascosta da un polittico popolaresco forse settecentesco; il suo corpo esterno, dalla copertura quasi piana, sporge invece negli ambienti addossati in questo secolo al prospetto posteriore.
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Indirizzo:
Strada Comunale Buon Cammino, 12 Loc. Simbirizzi 09045 Quartu Sant’Elena CA
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Aggiornamento:
10/11/2021, 13:22