CON IL PHONE VIDEO FESTIVAL 3 GIORNI DI CINEMA E ANCHE IL CONTEST 'RACCONTARE CON IL TUO SMARTPHONE'

La promozione dell’arte cinematografica e l’utilizzo consapevole dello smartphone. Sono questi i due principali obiettivi del Phone Video Festival, in programma a Quartu nella settimana tra Natale e Capodanno, con la direzione artistica di Giovanni Columbu.

Data:
14 dicembre 2022

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La promozione dell’arte cinematografica e l’utilizzo consapevole dello smartphone. Sono questi i due principali obiettivi del Phone Video Festival, in programma a Quartu nella settimana tra Natale e Capodanno, con la direzione artistica di Giovanni Columbu. Un progetto alla prima edizione che nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale diventerà appuntamento fisso della stagione quartese, accomunando il valore culturale del cinema alla voglia di novità e alla passione per le nuove tecnologie delle giovani generazioni.

Il Festival punta sul cinema come strumento artistico di racconto e pone l’attenzione sulle opportunità offerte dagli strumenti digitali per generare fenomeni di crescita della comunità. Un binomio utile a formare un pubblico più attento alle produzioni cinematografiche differenti da quelle canoniche, con grandi budget e destinati ai grandi canali di distribuzione, mostrando invece come spesso anche un’opera a basso costo sia in grado di veicolare messaggi positivi senza scadere dal punto di vista della qualità.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, con il contributo del Comune di Quartu Sant’Elena e della Regione Autonoma della Sardegna, e con la partnership dei Centri Commerciali Naturali ‘La via del mare’ e ‘Via Eligio Porcu’. Da diversi anni, infatti, Assoentilocali lavora anche al sostegno e alla promozione del cinema quale forma di espressione artistica, per il suo valore culturale e per la ricaduta sociale ed economica che implica, anche in termini di valorizzazione dei territori e di promozione turistica.

La diffusione della cultura cinematografica favorisce la costruzione di reti sociali a sostegno dello sviluppo locale ed è strumento di contrasto al disagio giovanile. E il festival intende appunto coinvolgere più possibile le giovani generazioni, puntando sugli strumenti di ultima generazione, nel caso specifico gli smartphone. I giovani di oggi vivono in simbiosi col proprio dispositivo, una condizione che nell’opinione pubblica rappresenta un problema. Ma questa dipendenza non genera esclusivamente effetti negativi; quello che è ormai un imprescindibile strumento del nostro tempo è infatti capace di semplificarci la vita, di accorciare le distanze, e anche di generare arte.

Partendo appunto da questi presupposti nell’ambito del Festival è previsto il contest cinematografico ‘Raccontare con lo smartphone’. I partecipanti potranno inviare la loro opera, girata esclusivamente con lo smartphone, di durata compresa tra 1 e 5 minuti. Libera scelta per quanto riguarda le tematiche, con il racconto di una storia come unica direttiva da rispettare. Le opere finaliste verranno selezionate da una giuria di esperti, tenendo conto anche del numero di reaction ottenute nelle pagine Social del Festival, e verranno proiettate durante le serate della rassegna per essere votate dal pubblico. Le opere vincitrici saranno suddivise in due categorie: giovani under 25, con la premiazione dei primi tre classificati, e adulti over 25, che avranno diritto a due riconoscimenti da spendere nei centri commerciali naturali della città.

L’evento in programma nelle serate del 27, 28 e 29 dicembre presso la Sala Ferrini, in via Eligio Porcu 110, non si ferma alla presentazione dei corti in concorso. Sono previsti anche incontri con esperti del settore cinematografico, quali il regista Matteo Incollu e i critici Antioco Floris e David Bruni, docenti universitari, come Diego Cavallotti, e giovani attrici, come Simonetta Columbu, al fine di indagare sullo sviluppo del cinema low cost e sull’esistenza di nuove grammatiche possibili di racconto cinematografico. Particolare attenzione sarà posta anche alle attività di formazione del pubblico attraverso master class e panel con esperti. Una tre-giorni formativa di assoluto rilievo che interesserà adulti e giovani, tra i quali gli studenti del Liceo Artistico ‘Brotzu’, indirizzo Cinema, e del Liceo Classico ‘Motzo’.

Un progetto che guarda a nuovi strumenti capaci di appassionare i cittadini all’arte cinematografica non può non avere un direttore artistico di spessore: l’incarico è stato affidato a Giovanni Columbu, di casa a Quartu dove è stato anche Assessore alla Cultura. Artista, produttore, sceneggiatore e regista cinematografico, è nato a Nuoro, ma si è trasferito da giovane a Milano, dove ha realizzato diverse mostre di pittura e video arte, anche a seguito della costituzione, insieme ad alcuni compagni di liceo, dello Studio G28 e del Laboratorio di Comunicazione Militante (LCM), strutture capaci di suscitare l’interesse di critici del calibro di Umberto Eco. Ha inoltre lavorato come programmista per la RAI e nel 1999 ha costituito la LUCHES FILM, realizzando come regista diversi documentari tra cui ‘Storie Brevi’, Premio Hermes come miglior documentario di promozione turistica. Con il film ‘Arcipelaghi’ ha conquistato diversi riconoscimenti per la sceneggiatura e il premio ‘Bimbi Belli’ come miglior film. Ambientato in Sardegna è anche ‘Su Re’ (2012), una dotta rilettura della Passione di Cristo recitata in sardo e sottotitolata in italiano. Nel 2017 il suo ultimo lavoro ‘Surbiles’, film documentario con cui ha partecipato a numerosi Festival e ottenuti altri importanti titoli.

Le tre serate di Festival si concluderanno in musica. Il primo giorno salirà sul palco la giovane band quartese Musalibre, il secondo è previsto un djset, mentre la chiusura del Festival, in piazza XVIII Aprile, sarà affidata a Il Klan, il progetto musicale di Sergio Piras che unisce rock e cinema. Nello spettacolo i brani che hanno fatto la storia del grande schermo e della televisione vengono infatti rivisitati in chiave rock’n’roll. E per rendere l’evento ancora più emozionante ogni canzone è accompagnata dalla proiezione di video e immagini del relativo film, regalando al pubblico un vero e proprio viaggio nella storia delle colonne sonore.

Miriam Quaquero, coordinatrice del progetto per l’Associazione Enti Locali ha spiegato: “Si tratta di guardare ad una forma di cultura che è tipicamente giovanile e che fino a qualche anno fa non avremmo neanche definito in questi termini ma che ormai sta diventando una connotazione tipica degli under 25. Peraltro il Festival è destinato ad una fascia d’età che non è soltanto adolescenziale ma si rivolge anche ai giovani adulti, garantendo quindi uno sguardo ampio su un fenomeno che sta ormai irrompendo nel panorama culturale e che sarebbe sciocco ignorare”.

Voglio innanzitutto ringraziare il Comune di Quartu Sant’Elena ed in particolare il sindaco Graziano Milia e l’Associazione Enti Locali per questa magnifica iniziativa - ha aggiunto il direttore artistico Giovanni Columbu -, che indaga e rende possibile una ricognizione non su qualcosa che sta a margine del cinema, ma che ne rappresenta ormai la prima linea,  perché è dalle innumerevoli elaborazioni fatte con lo smartphone che nascono nuove idee, soluzioni linguistiche, forme di racconto interessantissime anche per il cinema di domani. Peppino De Filippo, grande attore e regista, diceva: ‘Chi cerca lo stile trova la morte, chi cerca la vita trova lo stile’. Questo è il suggerimento sempre validissimo da trasmettere ai giovani che intendono partecipare al nostro contest.  Raccontare le cose che accadono attingendo alla realtà, per sviluppare nuove grammatiche narrative”.

Non soltanto il Phone contest dedicato ai corti: sarà presente anche una sezione-laboratorio dedicata ai mediometraggi, scelti in base a tematiche d’attualità legate al mondo dei giovani, all’irruenza della cronaca o alle sfide del cambiamento climatico: “Il festival - aggiunge Columbu - si apre con un film di grandissimo interesse, “Roman National” di Gregor Beil costruito attraverso la registrazione di videotelefonate tra ragazzi, un’indagine che entra in questa dimensione personale e poi si associa invece agli eventi che irrompono nella realtà, nel qual caso il terribile attentato di Nizza di qualche anno fa. “Eskere”, di Alessandro Abba racconta le problematiche dei nuovi italiani di origine straniera attraverso le loro stesse testimonianze, raccolte attraverso videocamere o device mobili. “Icemeltland Park”, di Liliana Colombo affronta la tematica spinosa del climate change attraverso il racconto indiretto creato dal footage di materiali prodotti da turisti che vengono accompagnati ad osservare in diretta il progressivo scioglimento dei ghiacci in Antartide”. 

È poi intervenuto il Sindaco Milia, ringraziando “la Regione Sardegna che ha finanziato il progetto, l’Associazione Enti Locali, organizzatore dell’evento, e tutta la struttura comunale che sta lavorando per la riuscita dell’iniziativa”, per poi aggiungere di essere “felicissimo di aver riportato a casa Giovanni Columbu, con il quale avevamo già fruttuosamente collaborato nel mio primo mandato”. “C’è coraggio in quello che stiamo facendo - ha poi detto Milia -. La narrazione col telefonino è indubbiamente una bella sfida, molto accattivante, capace di incuriosire parecchio, perché si tratta di uno strumento che sta cambiando le nostre vite più di quanto sia palese a noi stessi. E sarà appunto curioso esaminare i risultati, perché filmare qualcosa con lo smartphone è una cosa, filmare per ottenere un prodotto che tante persone vedranno, ed esamineranno, è un’altra. Sarà quindi interessante comprendere  se il contest determinerà un cambio di passo in queste produzioni oppure un mutamento del pensiero in chi parteciperà. In ogni caso sarà una bella esperienza, che ci consentirà di continuare con sempre maggior decisione e convinzione nell’impegno volto a radicare alcuni eventi, trasformandoli quindi in momenti culturali stabili nella nostra città” ha concluso il Primo Cittadino.

 

Ulteriori informazioni

Aggiornamento:
14/12/2022, 17:27

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